Il Catanzaro, storica squadra di calcio calabrese, è attualmente in una fase di transizione. Dopo un’estate di cambiamenti significativi, il club si trova a dover affrontare le sfide di un campionato di Serie B che, come dimostrano i risultati, è molto competitivo. L’uscita di scena del tecnico Vincenzo Vivarini e del direttore sportivo Mauro Magalini ha segnato un punto di svolta per la squadra, costretta a riformulare il proprio progetto per affrontare la stagione in corso.
Obiettivo salvezza e cambiamenti in panchina
L’obiettivo primario per il Catanzaro è la salvezza, un traguardo raggiunto con successo nella scorsa stagione, quando la squadra ha sorpreso tutti raggiungendo le semifinali dei playoff per la promozione in Serie A. La dirigenza ha voluto cambiare rotta e ha deciso di puntare su Fabio Caserta, un allenatore esperto e motivato, desideroso di rilanciarsi dopo esperienze precedenti. Affiancato da figure come il dirigente ex Bari Polito e l’ex Juve Morganti, Caserta ha dovuto gestire un ampio rinnovamento della rosa, con ben diciotto nuovi acquisti arrivati per sostituire giocatori di spicco come Fulignati e Vandeputte.
Difficoltà iniziali e record di pareggi
Il percorso della squadra, tuttavia, è stato irto di difficoltà fin dall’inizio. Con nove pareggi in tredici partite, il Catanzaro ha faticato a trovare la formula giusta per vincere, ma ha dimostrato di essere difficile da battere. Questo record di pareggi, il più alto della Serie B, evidenzia le difficoltà fisiologiche di una squadra in fase di rifondazione. Caserta ha dovuto lavorare intensamente sulla solidità difensiva, riuscendo a ridurre il numero di reti subite a sole undici, rispetto ai passati campionati, ma la manovra offensiva ha mostrato evidenti limiti.
- Incontri deludenti: due 0-0 contro Salernitana e Cittadella
- Modifica della strategia: passaggio a un modulo 3-5-2
- Risultati limitati: sole due vittorie, contro Carrarese e Sudtirol
La sfida contro il Mantova
Sabato, in occasione dell’incontro casalingo contro il Mantova allo stadio Ceravolo, il Catanzaro avrà l’opportunità di cercare il tanto atteso scatto. La squadra, pur non brillando in termini di vittorie, è in serie positiva da sette partite e la fiducia sta crescendo. Giocatori chiave come il portiere Pigliacelli, che ha dimostrato di essere all’altezza del suo predecessore, e il difensore Bonini, che ha guadagnato un posto da titolare, stanno contribuendo a rafforzare le basi su cui il nuovo progetto si fonda.
Inoltre, la squadra può contare su una solida spina dorsale, con nove dei dieci giocatori più impiegati da Caserta che sono reduci dalla stagione precedente. Da Brighenti, esperto in campo, a Pontisso, che ha già messo a segno tre reti, l’esperienza dei veterani è fondamentale per bilanciare l’entusiasmo dei nuovi arrivati. Un ruolo cruciale è giocato dal capitano e bomber Iemmello, il quale ha trovato un’ottima forma dopo un avvio di stagione sottotono. Dalla trasferta di Bari a metà ottobre, Iemmello ha segnato cinque gol in cinque partite, superando il rendimento della scorsa stagione.
Se Iemmello continua su questa scia, il Catanzaro potrebbe non limitarsi a lottare per la salvezza, ma potrebbe ambire a traguardi più ambiziosi. Questo è ciò che Caserta si aspetta: una crescita costante che porti la squadra a esprimere il proprio potenziale. La partita contro il Mantova rappresenta una tappa fondamentale in questo percorso.
In conclusione, il Catanzaro si trova in un momento cruciale della sua stagione, con un allenatore in cerca di conferme e una squadra che sta cercando di trovare la propria identità. La strada è ancora lunga e le sfide non mancheranno, ma con un attacco che sembra finalmente ingranare e una difesa più solida, il futuro potrebbe riservare sorprese per i tifosi giallorossi.