Un evento che cambia il corso della storia è sempre significativo, e a Empoli, venerdì sera, un attaccante scozzese ha dimostrato che nulla è impossibile. Che Adams, un nome che evoca l’eroismo di Che Guevara, ha sovvertito ogni previsione con un gol memorabile, un momento che difficilmente verrà dimenticato. Da centrocampo, ha ricevuto il pallone e, con una lucidità sorprendente, ha scoccato un destro potente e preciso. Il portiere avversario, Vasquez, era fuori dai pali e ha potuto solo assistere all’incredibile realizzazione mentre il pallone si alzava verso la rete. Adams ha iniziato a correre verso il settore occupato dai tifosi granata al Castellani, chiamando i compagni a festeggiare un momento di pura magia.
Nel post partita, Adams ha rivelato che l’idea di quel gol lo accompagnava da tempo: “Quando abbiamo preparato la partita, sapevo che il portiere avversario è sempre molto avanti. Ci ho provato, ce l’avevo già in testa”. Questo spirito di iniziativa e determinazione è ciò che ha caratterizzato la sua carriera, un cammino costellato di sfide e sacrifici. Nonostante le porte chiuse in faccia e il lungo percorso nelle serie dilettantistiche, Che non ha mai lasciato che le avversità lo scoraggiassero.
dalla settima serie alla serie a
Dieci anni fa, Adams giocava per l’Ilkeston, una squadra che militava in settima serie, e vinceva la Derbyshire Senior Cup davanti a solo 600 spettatori. Oggi, il suo nome è sulla bocca di tutti grazie alle sue quattro reti in Serie A, una delle quali è stata realizzata da centrocampo, un chiaro segno della sua crescita e della sua determinazione. La storia di Che Adams è una testimonianza di come il lavoro e la passione possano portare al successo, anche quando gli altri non credono in te.
La storia del suo nome è affascinante; lui stesso l’ha spiegato: “Sì, mia madre lo ha scelto perché quando sono nato si parlava tanto di Che Guevara”. Cresciuto a Thurnby Lodge, un quartiere semplice a est di Leicester, Adams ha affrontato diverse sfide nel suo cammino verso il calcio professionistico. A soli otto anni è entrato nell’Academy del Coventry, ma a quattordici anni, dopo sei anni di giovanili, è stato scartato: “Ci dispiace signora, suo figlio è troppo esile, crediamo che non crescerà mai come giocatore”. Queste parole hanno segnato profondamente Che, che si è trovato senza squadra e con i sogni infranti.
il percorso verso il successo
Negli anni successivi, ha dovuto reinventarsi, unendosi a una piccola società locale. “Ero in un limbo, proseguire la vita di un ragazzo normale andando al college oppure continuare a credere nel calcio”, ha raccontato. Ma la sua vita ha preso una piega diversa grazie a una borsa di studio. Dopo un anno all’Olby Town, ha avuto l’opportunità di giocare e studiare all’Ilkeston Town, che militava in settima serie. La sua routine era faticosa:
- Si svegliava all’alba.
- Prendeva un treno e un bus.
- Dopo due ore di viaggio, arrivava a lezione.
“Ci allenavamo tutti i giorni, una rarità per quel livello”, ha spiegato il giocatore. Le sue giornate erano costellate di sacrifici, con pranzi consumati nei supermercati tra una lezione e l’altra.
Ma i suoi sforzi non sono passati inosservati. Ad Adams è stato offerto un posto letto nel dormitorio dell’università e un compenso di 75 sterline per ogni partita giocata. La sua determinazione lo ha spinto a evitare le distrazioni della vita da adolescente: “I miei amici fumavano, bevevano, andavano alle feste. Io ho sempre evitato, volevo soltanto fare gol la domenica”. Nella stagione successiva, il suo talento ha iniziato a emergere: 16 partite, 11 gol e 9 assist con l’Ilkeston. I quotidiani locali hanno iniziato a parlare di lui, e le sue giocate sono diventate virali su YouTube.
la svolta della carriera
La sua carriera ha preso una svolta decisiva quando Nigel Clough, allora allenatore dello Sheffield, ha messo gli occhi su di lui. Lo Sheffield ha pagato 135 mila sterline per il suo cartellino, e da quel momento la vita di Adams è cambiata per sempre. Dalle partite nel fango delle serie dilettantistiche a giocare in stadi con 30mila spettatori, la sua carriera è decollata. Dopo un paio di stagioni, è passato al Birmingham e poi al Southampton, dove ha collezionato 124 presenze e 25 reti in Premier League, segnando anche contro squadre del calibro di Chelsea e Manchester City.
Nel 2023, la sua avventura lo ha portato in Serie A, al Torino, dove ha trovato un ambiente che lo ha accolto a braccia aperte. La sua famiglia, che continua a sostenerlo da Thurnby Lodge, rappresenta per lui una fonte di motivazione costante. La sua storia è un esempio lampante di come la perseveranza e il duro lavoro possano ripagare, e Che Adams ha dimostrato che non bisogna mai sottovalutare il potere di una rivoluzione, sia essa personale o sportiva.