
Dagnoni: la Fci si impegna a sbloccare l'uso della bici in Italia - ©ANSA Photo
Negli ultimi anni, l’uso della bicicletta ha subito un’evoluzione significativa in Italia, caratterizzata da un forte interesse durante la pandemia, seguito da un calo. Tuttavia, secondo il presidente della Federazione Ciclistica Italiana (Fci), Cordiano Dagnoni, ci sono segnali che indicano una possibile ripresa. Dagnoni ha messo in luce le sfide attuali che il settore deve affrontare, tra cui la carenza di infrastrutture adeguate e l’assenza di politiche fiscali favorevoli all’acquisto di biciclette.
l’importanza delle infrastrutture
L’Italia, a differenza di paesi come Germania, Danimarca e Belgio, non ha ancora adottato misure per incentivare l’acquisto di biciclette attraverso leasing detraibili dalle tasse. Dagnoni ha evidenziato che in Germania, il 50% degli acquisti di biciclette è finanziato in questo modo, contribuendo a un mercato di 6,2 miliardi di euro, mentre in Italia il valore è solo di 2,1 miliardi. Questo mette in evidenza la necessità di un approccio sistemico per migliorare l’uso della bicicletta.
Sicurezza: La sicurezza stradale è fondamentale. Molti potenziali ciclisti sono scoraggiati dalla paura di incidenti. È essenziale implementare infrastrutture adeguate, come corsie ciclabili ben progettate e illuminate.
Coordinamento: Le città italiane hanno introdotto piste ciclabili, ma spesso in modo frammentario. È cruciale un coordinamento a livello nazionale per creare una rete integrata di mobilità sostenibile.
politiche fiscali e incentivi
Dagnoni ha anche sottolineato l’importanza di rivedere le politiche fiscali riguardanti le biciclette. Attualmente, molti italiani si trovano a dover affrontare costi elevati senza poter beneficiare di sgravi fiscali. L’adozione di misure fiscali più favorevoli potrebbe incentivare l’acquisto di biciclette e aumentare la consapevolezza sull’importanza della mobilità sostenibile.
In questo contesto, le associazioni locali svolgono un ruolo cruciale nel promuovere l’uso della bicicletta. Iniziative come le giornate senza auto e le ciclopasseggiate sensibilizzano la popolazione sui benefici del ciclismo, contribuendo a ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita urbana.
il futuro della mobilità in italia
Il fenomeno della micromobilità, che comprende biciclette e monopattini elettrici, sta crescendo, ma la mancanza di regolamentazione e infrastrutture adeguate rappresenta un ostacolo. Dagnoni ha avvertito della necessità di un quadro normativo che garantisca la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Infine, è fondamentale considerare il potenziale economico del settore della bicicletta. La creazione di posti di lavoro legati alla produzione e vendita di biciclette, insieme all’indotto delle infrastrutture ciclabili, può rappresentare un’opportunità per rilanciare l’economia italiana.
Sotto la guida di Dagnoni, la Fci si impegna a promuovere un cambiamento significativo nella cultura della mobilità in Italia. Con un approccio integrato che coinvolge istituzioni, settore privato e associazioni di ciclisti, si spera di incrementare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Ogni passo verso una maggiore sicurezza e sostenibilità rappresenta un progresso verso un futuro migliore.