Aymen Zouin è un nome che sta emergendo con sempre maggiore forza nel panorama del calcio giovanile italiano. Nato a Spresiano, un piccolo comune del Veneto, Aymen ha intrapreso un percorso che lo ha portato a diventare una delle promesse più interessanti del settore giovanile dell’Inter. Chi ha avuto il privilegio di vederlo crescere sa bene che il calciatore che vediamo in campo è solo una parte della sua personalità. Fuori dal terreno di gioco, Aymen è un ragazzo riservato e timido, tipico del “ragazzo della porta accanto”. Tuttavia, quando indossa gli scarpini, il suo carattere si trasforma radicalmente.
L’analogia con Ayrton Senna non è casuale. Proprio come il leggendario pilota brasiliano affrontava le curve con determinazione, Aymen si prepara a sfidare i difensori avversari. La sua timidezza si trasforma in spavalderia, che si manifesta nei suoi dribbling e nelle sue giocate. Recentemente, ha fatto parlare di sé con una doppietta al Cesena e un esordio in Youth League contro il Lipsia, dove ha dimostrato le sue capacità creando diverse occasioni da gol.
le origini di un talento
Per comprendere appieno la storia di Aymen, è necessario tornare alle radici. Cresciuto in una famiglia marocchina, figlio di Hajiba e Mustapha, che si sono trasferiti in Italia da Casablanca, Aymen ha due sorelle: Sara, che studia per diventare avvocato, e Inas, ancora alle scuole medie. La passione per il calcio è sbocciata fin da piccolo: Aymen ha iniziato a giocare per la Lovispresiano, dove il suo talento è emerso in modo straordinario.
Marco Voltarel, il suo primo allenatore, ricorda Aymen come un ragazzo esile ma dotato di una velocità sorprendente. “Era piccolo, ma andava il doppio degli altri. In campo si trasformava e dominava”, racconta Voltarel. Aymen si è fatto notare per la sua capacità di saltare gli avversari, segnando una quantità incredibile di gol, arrivando anche a superare le cinquanta reti in una sola stagione. Il suo talento non è passato inosservato, attirando l’attenzione di scout di vari club.
la transizione alla liventina e l’approdo all’inter
Dopo un periodo di grande successo alla Lovispresiano, Aymen ha deciso di trasferirsi alla Liventina. Tuttavia, il passaggio ai professionisti non è stato semplice. Mentre altri compagni partivano per Milano, Aymen si è trovato vicino al rischio di essere scartato. Fortunatamente, il suo allenatore alla Liventina, Angelo Morano, ha visto il suo potenziale e ha deciso di puntare su di lui, cambiando il corso della sua carriera.
Quella stagione è stata cruciale per Aymen, che ha iniziato a segnare gol a raffica, attirando l’attenzione di diverse squadre. Il suo trasferimento all’Inter è diventato realtà, un sogno che si avverava. Morano ricorda con affetto una particolare partita contro il Liapiave, in cui Aymen è entrato dalla panchina e ha segnato due gol spettacolari in rapida successione, dimostrando di poter fare la differenza in momenti cruciali.
la carriera all’inter e il futuro
All’Inter, Aymen ha dovuto affrontare le sfide di un nuovo ambiente, ma le sue prestazioni non sono tardate a farsi notare. Nonostante un infortunio al ginocchio che ha limitato il suo primo anno, Aymen ha collezionato 15 presenze e due gol in Under 18. Durante l’estate, ha dovuto affrontare dubbi e incertezze, ma la sua determinazione lo ha spinto a lavorare duro per migliorarsi.
L’autunno ha segnato un cambio di passo significativo, culminato con il suo esordio in Youth League contro il Lipsia. In quella partita, Aymen ha avuto l’opportunità di mostrare il suo talento a una platea internazionale, aggiungendo un ulteriore tassello alla sua promettente carriera.
Il percorso di Aymen è caratterizzato da sacrifici, ma anche da momenti indimenticabili e soddisfazioni. Ogni gol, ogni dribbling, ogni partita giocata rappresenta un passo verso il suo sogno di diventare un calciatore professionista. La strada di Aymen Zouin è solo all’inizio, e il suo talento potrebbe portarlo lontano, verso traguardi sempre più ambiziosi. I tifosi dell’Inter e gli appassionati di calcio lo guardano con speranza, pronti a seguire le sue evoluzioni e a tifare per il piccolo illusionista di Spresiano.