Il Real Madrid sta attraversando un periodo decisamente turbolento, caratterizzato da prestazioni deludenti e polemiche fuori dal campo. I Blancos, in preparazione per affrontare il Milan, cercano di risollevarsi dopo una settimana senza partite, dovuta al rinvio dell’incontro con il Valencia. La tragedia che ha colpito la Comunitat Valenciana ha portato alla sospensione del match, mentre altre partite della Liga si sono comunque giocate, suscitando critiche unanimi verso l’organizzazione del campionato.
La pausa forzata arriva subito dopo una pesante sconfitta nel Clásico contro il Barcellona. Il 4-0 subito al Bernabeu non solo ha allontanato ulteriormente il Real dalla vetta della classifica, con i catalani ora a +6, ma ha anche sollevato numerosi interrogativi sullo stato di forma e la strategia della squadra di Carlo Ancelotti. L’allenatore italiano sta cercando di rimettere in sesto il suo undici, ma le difficoltà sono evidenti.
A peggiorare la situazione, c’è stata la delusione legata al Pallone d’Oro: il club era convinto che Vinicius Jr. fosse il favorito per il prestigioso riconoscimento, ma così non è stato. La mancata assegnazione del premio ha provocato una reazione stizzita da parte del club, culminata con l’assenza della delegazione al Theatre du Chatelet per ritirare altri riconoscimenti. Questo episodio ha aggiunto ulteriore tensione a un ambiente già sotto pressione.
Ancelotti deve fare i conti con una rosa costellata di infortuni. Se da un lato il ritorno di Rudiger è una nota positiva, dall’altro l’assenza di giocatori chiave come Courtois, Rodrygo e Carvajal rappresenta un problema non indifferente. A complicare le cose, c’è la situazione di Kylian Mbappé, che nonostante i suoi otto gol in quattordici partite, sembra lontano dalla sua brillantezza abituale. La sua preferenza per giocare nella stessa posizione di Vinicius crea un dilemma tattico che Ancelotti non è ancora riuscito a risolvere.
Il centrocampo del Real è un’altra area che necessita di attenzione. La mancanza di un centrocampista in grado di dare ordine è evidente, con Valverde, Tchouameni e Camavinga che offrono dinamismo ma non l’esperienza e la visione di un Kroos. Anche Jude Bellingham, che un anno fa brillava per i suoi gol, appare ora fuori posizione e meno incisivo.
L’assenza di Lucas Vazquez, a causa di un infortunio, priva la squadra di un elemento che con la sua versatilità poteva essere utile sia in fase difensiva che offensiva. Per la partita contro il Milan, Ancelotti dovrà scegliere tra Tchouameni, Camavinga e Modric per il centrocampo, mentre il ritorno di Brahim Diaz potrebbe offrire nuove opzioni in attacco.
La questione Arda Guler aggiunge un ulteriore strato di complessità. Il giovane talento turco, che non ha ancora trovato spazio in questa stagione, rappresenta una risorsa potenziale ancora inesplorata. La capacità di Ancelotti di integrare i giovani e sfruttare al meglio il potenziale della sua rosa sarà cruciale nei prossimi mesi.
Il Real Madrid è dunque in una fase di transizione, cercando di ritrovare la propria identità e stabilità. Le prossime settimane saranno decisive per capire se Ancelotti riuscirà a risolvere i problemi attuali e riportare la squadra ai livelli di eccellenza a cui i tifosi sono abituati. Con il Milan ormai alle porte, ogni decisione tattica e strategica potrebbe fare la differenza tra una svolta positiva e un ulteriore slittamento verso la crisi.
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