Hernan Crespo, ex attaccante e allenatore argentino, ha recentemente espresso il suo entusiasmo per la crescita di Lautaro Martinez, stella dell’Inter e della nazionale argentina. Dopo aver concluso la sua esperienza in panchina con l’Al-Ain negli Emirati Arabi, Crespo ha trovato il tempo di riflettere sulla carriera del giovane attaccante, che si avvicina rapidamente ai suoi record di gol con la maglia della nazionale. Con 35 reti, Crespo guarda con ammirazione il percorso di Lautaro, attualmente a 32 gol e che ha appena raggiunto il traguardo di pareggiare il leggendario Diego Maradona.
“È una storia già scritta”, afferma Crespo con un sorriso nostalgico. “Io non gioco più, e lui sì. Non posso che essere felice per lui. Raggiungere Maradona è un traguardo che per un argentino vale oro”. Crespo ricorda con affetto il giorno in cui ha segnato il suo primo gol che lo ha portato a eguagliare Maradona durante il Mondiale del 2006 in Germania, un momento che ha segnato la sua carriera.
Ma torniamo a Lautaro. Crespo non ha dubbi: “Lautaro è uno dei più forti attaccanti del mondo”. La conferma arriva anche dal gol magnifico contro il Perù, realizzato con una mezza rovesciata che ha lasciato tutti a bocca aperta. “Nel gesto di Lautaro c’è tutto il suo repertorio”, spiega Crespo. “Senso della posizione, furbizia, bravura in acrobazia e ottima tecnica. È una punta completa, sa fare tutto”.
Nonostante il momento di difficoltà che Lautaro sta attraversando con l’Inter, fermo a 5 gol in questa stagione, Crespo avverte che è normale per un attaccante vivere fasi di flessione. “Criticare Lautaro sarebbe una bestemmia”, afferma con fermezza. “È un vero trascinatore, sia nell’Inter sia in nazionale. Ha acquisito una sicurezza nei propri mezzi che gli consente di guidare i compagni e di fare movimenti utili per la squadra. È un attaccante moderno che non pensa solo al gol, ma anche al collettivo”.
Le domande si spostano sulla possibilità che l’Inter, sotto la guida di Simone Inzaghi e con Lautaro al timone, possa competere per il titolo di campione d’Italia e per la Champions League. Crespo è ottimista: “L’Inter è candidata a vincere lo scudetto e a lottare per arrivare in finale di Champions League. Lautaro garantisce i gol, Thuram è la sua spalla ideale, e il gioco proposto da Inzaghi è perfetto per le caratteristiche della squadra”.
Eppure, il Napoli attualmente svetta in classifica. Crespo, però, non si lascia intimidire: “È ancora presto, i conti si fanno in primavera. Il Napoli è avvantaggiato ora perché non ha impegni internazionali, ma l’Inter troverà l’equilibrio nella gestione dei giocatori e avrà la possibilità di allungare”. È chiaro che Crespo ha fiducia nel potenziale dell’Inter e in Lautaro, che considerano un top mondiale.
Quando si tratta di valutare Lautaro, Crespo evidenzia l’importanza dei gol e dell’impatto che ha sulla squadra. “Con il pallone tra i piedi è bravo di destro, di sinistro, nel dribbling, è abile di testa e conosce il gioco. Possiamo chiedere di più a un centravanti?”, si chiede retoricamente. Lautaro non è solo un attaccante prolifico; è un giocatore che sa come influenzare la partita.
Crespo si spinge oltre e fa un confronto tra Lautaro e alcuni dei più grandi attaccanti argentini del passato. “Lautaro è un mix di alcuni attaccanti argentini”, dice con ammirazione. “In area è micidiale come Aguero. In acrobazia, lo ammetto, mi rivedo in lui, anche se lui deve migliorare nei colpi di tacco… Di testa è forte come lo era Batistuta, anche se non ha la stessa potenza”. La sua rapidità e la capacità di partire in contropiede lo rendono un incubo per i difensori. “Chiedete a un difensore se preferisce marcare Lautaro o Lukaku, e sentiamo la risposta…”, conclude con un sorriso, sicuro della risposta.
Crespo, con la sua esperienza e la sua saggezza, ha tracciato un ritratto di Lautaro Martinez che va oltre il semplice talento calcistico. Lautaro è un giocatore che ha il potenziale per diventare uno dei più grandi, e Crespo è felice di poter osservare la sua crescita da vicino. Con l’Inter e la nazionale, il futuro di Lautaro sembra luminoso, e Crespo non può che sperare di vedere il suo successore continuare a scrivere pagine importanti nella storia del calcio argentino.
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