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Correa, 33 milioni sprecati: l’inter dice basta dopo 227 giorni di inattività

L’arrivo di Joaquin Correa all’Inter nell’estate del 2021 sembrava promettere un futuro luminoso per l’attaccante argentino. Considerato un acquisto di grande valore dopo una carriera di successo alla Lazio, Correa doveva essere una pedina fondamentale nel progetto nerazzurro di Simone Inzaghi. L’Inter, in cerca di un terzo attaccante affidabile, ha investito ben 33,3 milioni di euro per assicurarsi “El Tucu”. Tuttavia, a distanza di tre anni, il bilancio è tutt’altro che positivo e l’avventura di Correa all’Inter sembra avviarsi verso una conclusione inevitabile.

Un esordio da sogno

L’esordio di Correa in maglia nerazzurra fu un momento memorabile: una doppietta in dieci minuti contro il Verona, un chiaro segnale delle potenzialità dell’argentino. Tuttavia, questa prestazione si è rivelata essere il punto più alto della sua esperienza a Milano. Gli infortuni, che hanno caratterizzato la sua carriera in nerazzurro, hanno iniziato a manifestarsi in modo preoccupante. Negli ultimi tre anni, Correa ha trascorso ben 227 giorni in infermeria, saltando 37 partite a causa di problemi fisici che hanno colpito praticamente ogni parte del suo corpo, tra cui:

  1. Caviglia
  2. Polpaccio
  3. Coscia
  4. Ginocchio
  5. Tendine
  6. Bicipite femorale
  7. Anca

Questi infortuni hanno limitato drasticamente il suo apporto alla squadra, con solo 10 gol in tre anni di militanza all’Inter.

Un prestito deludente

La scorsa stagione, il club ha cercato di rilanciare la carriera di Correa mettendolo in prestito al Marsiglia, con l’obbligo di riscatto condizionato al raggiungimento della Champions League. Tuttavia, la squadra francese ha deluso, piazzandosi solo all’8° posto in Ligue 1. Correa ha collezionato solo 12 presenze in Francia, senza mai lasciare il segno: zero gol, zero assist, e un apporto praticamente nullo. Questo ha ulteriormente alimentato le critiche nei suoi confronti.

La situazione attuale

Nonostante le difficoltà, Inzaghi ha sempre sostenuto le qualità di Correa, affermando che l’argentino offre qualcosa di diverso rispetto agli altri attaccanti. Tuttavia, con un rendimento così deludente, è difficile giustificare la sua presenza nella rosa. Attualmente, Correa è relegato tra le seconde linee, superato da Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Mehdi Taremi e Marko Arnautovic. I pochi minuti giocati in questa stagione (solo 39 in tre presenze) parlano chiaro: la sua utilità è praticamente inesistente.

L’attuale contratto di Correa, che scade nel giugno prossimo, prevede un ingaggio di 3,5 milioni netti a stagione, una cifra considerevole per un giocatore che non ha dimostrato di poter contribuire in modo significativo. Questa situazione ha generato un forte malcontento tra i tifosi nerazzurri, che vedono in Correa un investimento fallito. L’argentino è entrato nella top 10 degli acquisti più costosi nella storia dell’Inter, superando nomi illustri come Diego Milito, Ronaldo il Fenomeno e Lautaro Martinez. Tuttavia, a distanza di anni, il rientro di Correa è visto più come un peso che come una risorsa.

In vista del mercato di gennaio, si fa sempre più concreta l’ipotesi di una cessione anticipata. Se Correa dovesse lasciare l’Inter, il club potrebbe finalmente cercare di reinvestire quei 33 milioni in un attaccante realmente in grado di fare la differenza. La situazione attuale è insostenibile e la pazienza dei tifosi nei confronti di Correa è ormai finita. La speranza è che la dirigenza possa trovare una soluzione che permetta all’Inter di tornare a investire in modo più efficace, puntando su giocatori in grado di garantire performance e continuità sul campo.

Correa, da acquisto da sogno a delusione totale, rappresenta un caso emblematico di come anche i migliori piani possano andare storti nel mondo del calcio. L’Inter, che ha sempre avuto una reputazione di lungimiranza nel mercato, si trova ora a dover affrontare la realtà di un investimento che, sebbene inizialmente promettente, si è trasformato in un peso insostenibile. Con la chiusura del contratto in vista, il destino di Correa sembra ormai segnato.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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