L’arrivo di Joaquin Correa all’Inter nell’estate del 2021 sembrava promettere un futuro luminoso per l’attaccante argentino. Considerato un acquisto di grande valore dopo una carriera di successo alla Lazio, Correa doveva essere una pedina fondamentale nel progetto nerazzurro di Simone Inzaghi. L’Inter, in cerca di un terzo attaccante affidabile, ha investito ben 33,3 milioni di euro per assicurarsi “El Tucu”. Tuttavia, a distanza di tre anni, il bilancio è tutt’altro che positivo e l’avventura di Correa all’Inter sembra avviarsi verso una conclusione inevitabile.
Un esordio da sogno
L’esordio di Correa in maglia nerazzurra fu un momento memorabile: una doppietta in dieci minuti contro il Verona, un chiaro segnale delle potenzialità dell’argentino. Tuttavia, questa prestazione si è rivelata essere il punto più alto della sua esperienza a Milano. Gli infortuni, che hanno caratterizzato la sua carriera in nerazzurro, hanno iniziato a manifestarsi in modo preoccupante. Negli ultimi tre anni, Correa ha trascorso ben 227 giorni in infermeria, saltando 37 partite a causa di problemi fisici che hanno colpito praticamente ogni parte del suo corpo, tra cui:
- Caviglia
- Polpaccio
- Coscia
- Ginocchio
- Tendine
- Bicipite femorale
- Anca
Questi infortuni hanno limitato drasticamente il suo apporto alla squadra, con solo 10 gol in tre anni di militanza all’Inter.
Un prestito deludente
La scorsa stagione, il club ha cercato di rilanciare la carriera di Correa mettendolo in prestito al Marsiglia, con l’obbligo di riscatto condizionato al raggiungimento della Champions League. Tuttavia, la squadra francese ha deluso, piazzandosi solo all’8° posto in Ligue 1. Correa ha collezionato solo 12 presenze in Francia, senza mai lasciare il segno: zero gol, zero assist, e un apporto praticamente nullo. Questo ha ulteriormente alimentato le critiche nei suoi confronti.
La situazione attuale
Nonostante le difficoltà, Inzaghi ha sempre sostenuto le qualità di Correa, affermando che l’argentino offre qualcosa di diverso rispetto agli altri attaccanti. Tuttavia, con un rendimento così deludente, è difficile giustificare la sua presenza nella rosa. Attualmente, Correa è relegato tra le seconde linee, superato da Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Mehdi Taremi e Marko Arnautovic. I pochi minuti giocati in questa stagione (solo 39 in tre presenze) parlano chiaro: la sua utilità è praticamente inesistente.
L’attuale contratto di Correa, che scade nel giugno prossimo, prevede un ingaggio di 3,5 milioni netti a stagione, una cifra considerevole per un giocatore che non ha dimostrato di poter contribuire in modo significativo. Questa situazione ha generato un forte malcontento tra i tifosi nerazzurri, che vedono in Correa un investimento fallito. L’argentino è entrato nella top 10 degli acquisti più costosi nella storia dell’Inter, superando nomi illustri come Diego Milito, Ronaldo il Fenomeno e Lautaro Martinez. Tuttavia, a distanza di anni, il rientro di Correa è visto più come un peso che come una risorsa.
In vista del mercato di gennaio, si fa sempre più concreta l’ipotesi di una cessione anticipata. Se Correa dovesse lasciare l’Inter, il club potrebbe finalmente cercare di reinvestire quei 33 milioni in un attaccante realmente in grado di fare la differenza. La situazione attuale è insostenibile e la pazienza dei tifosi nei confronti di Correa è ormai finita. La speranza è che la dirigenza possa trovare una soluzione che permetta all’Inter di tornare a investire in modo più efficace, puntando su giocatori in grado di garantire performance e continuità sul campo.
Correa, da acquisto da sogno a delusione totale, rappresenta un caso emblematico di come anche i migliori piani possano andare storti nel mondo del calcio. L’Inter, che ha sempre avuto una reputazione di lungimiranza nel mercato, si trova ora a dover affrontare la realtà di un investimento che, sebbene inizialmente promettente, si è trasformato in un peso insostenibile. Con la chiusura del contratto in vista, il destino di Correa sembra ormai segnato.