Italia per il secondo anno consecutivo in semifinale di Coppa Davis, ma con prospettive totalmente diverse rispetto al 2022. Quella con la Serbia è, a tutti gli effetti, una finale anticipata. Né Australia né Finlandia, infatti, sembrano in grado di impensierire chi uscirà vincente da questo confronto. E tutto lascia credere che sia Italia che Serbia non debbano neanche arrivare a giocarsi la Coppa nel “doppio”. Entrambe sono in grado di chiudere 2-0 dopo i singolari. Arrivarci, però, in finale…
Ecco perché la semifinale Italia – Serbia è più difficile della finale, anzi ne è la versione anticipata. La differenza l’ha fatta, e probabilmente la farà ancora una volta, il doppio. Contro i nordamericani, nella scorsa edizione, scesero in campo Fognini e Berrettini: una coppia assolutamente poco collaudata e non al top della forma. Di quella lezione il capitano Volandri ha fatto tesoro e, complici gli infortuni e i cali di forma, ha portato a Malaga una squadra più coesa, seppur formata da singolaristi. Scelte sulla carta discutibili ma in campo Jannik Sinner, in versione doppista, ha tirato fuori una prestazione che ha tolto le castagne dal fuoco nella sfida contro l’Olanda. Uscire ai quarti sarebbe stata una tragedia. Invece la vittoria con gli Orange ha lasciato in eredità la sensazione che l’Italia abbia trovato il “doppio”.
In questa ottica la coppia Sinner – Sonego appare ben assortita. Il talento di Lorenzo è fuori discussione, così come la discontinuità e la difficoltà di tenere sempre “acceso” il livello di guardia. La presenza di Sinner, probabilmente, lo ha tranquillizzato, sollevato dalla responsabilità di dover essere l’hombre del partido e dunque gli ha permesso di giocare una signora partita. Del resto, che Sonego fosse un signor doppista non era in discussione. Resta solo da capire quali saranno le scelte di Volandri. Ha trovato il doppio, vero punto interrogativo alla vigilia della spedizione spagnola, ma a questo punto occorre non sbagliare il singolarista.
Resta da capire chi giocherà il secondo singolare: Arnaldi o Musetti? La Davis è spietata e Arnaldi ha dimostrato, in una sfida molto equilibrata, di soffrire la tensione sciupando tre match point che hanno quasi affossato la nazionale. Ripresa per i capelli la qualificazione alla semifinale, è improbabile che Matteo giochi il doppio. Sarano lui o Musetti (non al massimo della forma) a scendere in campo contro Kecmanovic, numero due serbo, in una sfida che sarà fondamentale. Poi Djokovic e Sinner si giocheranno il secondo punto, ma una cosa è affrontare il serbo con la serenità di avere comunque un punto già in cascina, ben altro dover scendere in campo con l’obbligo di vincere…
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