L’Italia del tennis torna in campo per giocarsi la qualificazione alle Finals di Coppa Davis a Malaga. Un cammino complicatosi, e neanche di poco, dopo l’inaspettata sconfitta contro il Canada. Quali sono le prospettive azzurre in ottica qualificazione?
C’è modo e modo di perdere all’esordio e l’Italia ha scelto il peggiore. 0-3 con il Canada significa mettersi nelle peggiori condizioni possibili. La nazionale di Volandri, che affronterà il Cile (sempre battuto nei precedenti sei incontri in Davis) non ha alternative alla vittoria. Possibilmente anche larga, per pareggiare la differenza di scarto fra set vinti e persi ed entrare fra le prime due per volare in Spagna.
Il regolamento non lascia spazio alle interpretazioni. Le prime due classificate di ogni girone vanno in Spagna. Occhio al regolamento e alla differenza di punteggio negli incontri. Allo status quo, il Canada ha già la qualificazione in tasca. Ha vinto due partite senza perdere mai un punto. La Svezia invece ha già perso le sue due partite con un identico 0-3. Legittimo pensare che possano “ripetersi” anche contro gli azzurri. Alla luce dei risultati maturati e conditio sine qua non per sperare di assicurarsi un biglietto verso Malaga, è vincere contro il Cile. In caso di sconfitta, non vi sarebbero speranze: l’Italia sarebbe eliminata. Vincere, meglio se 3-0, permetterebbe di raddrizzare la prua e porterebbe la squadra nelle migliori condizioni possibili contro la Svezia, seppur con un occhio a quello che succederà fra Cile e Canada.
Qualora i canadesi battessero il Cile, all’Italia sarebbe sufficiente vincere le loro due partite con qualsiasi punteggio contro Cile e Svezia. Se i sudamericani centrassero la vittoria contro il Canada, la situazione tenderebbe a complicarsi: in un arrivo a parità di partite vinte, si guarderebbe la classifica avulsa, con il punteggio dei singoli incontri vinti. In un arrivo a tre squadre con due vittorie, l’Italia, battendo il Cile 2-1 può puntare al massimo a un 5-4 che non basterebbe per centrare le Finals. Se l’Italia superasse il Cile 3-0, potrebbe chiudere nella migliore delle ipotesi il gruppo con un 6-3 che sarebbe sufficiente se il Cile battesse 2-1 il Canada. C’è anche la remota, ma comunque non impossibile, eventualità che tutte le squadre chiudano con lo stesso score di incontri vinti e persi e con l’identico bilancio di partite. A quel punto entrerebbe in vigore il quoziente set.
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