In Coppa Davis l’Italia, battendo la Svezia, si è guadagnata l’accesso alla fase finale che si svolgerà in Spagna, a Malaga. Una vittoria arrivata senza il supporto di Berrettini e Sinner, che potrebbero, però, rientrare.
Tutto come previsto, anche se con qualche brivido. L’Italia del tennis si è qualificata per la finale a otto della Coppa Davis. Lo ha fatto superando nell’ultima giornata di incontri la Svezia per 2-1. Merito della vittoria nei due singolari grazie ad Arnaldi e Sonego che piegano rispettivamente Leo Borg (figlio del leggendario Bjorn) ed Elias Ymer. Nel doppio, invece, è arrivato il ko ininfluente di Bolelli e Musetti contro Bergevi e Goransson. In questo modo gli azzurri guidati da Volandri hanno chiuso al secondo posto, alle spalle del Canada, con cui avevano perso 3-0 nella prima giornata. Ultima la Svezia e terzo il Cile, che gli azzurri avevano regolato 3-0 nella seconda giornata. La qualificazione maturata a Bologna apre ora le porte dell’ultimo atto, che si svolgerà dal 21 al 26 novembre in Spagna, a Malaga. Domani, martedì 19 settembre, si terranno i sorteggi che stabiliranno il cammino azzurro sulla strada per la vittoria.
Come detto, il percorso azzurro non è stato di certo un percorso netto. C’è stato l’inizio difficile con il Canada e il riscatto con il Cile. Poi la vittoria con la Svezia, con un pezzo di qualificazione già ottenuta grazie proprio ai canadesi che avevano battuto il Cile. Un percorso, quello dell’Italia, per forza di cose condizionato dalle assenze di due dei suoi giocatori più rappresentativi. Jannik Sinner e Matteo Berrettini. A costringere ai box Berrettini, l’ennesimo infortunio alla caviglia subito nel secondo turno degli US Open. Il tennista romano, però, non ha fatto mancare il suo supporto e, in ottica finali, si spera possa tornare utile alla squadra. “La ripresa sta andando bene – ha commentato – Come avevo comunicato, il mio infortunio è meno grave del previsto, fortunatamente o sfortunatamente ne ho avute tante di queste distorsioni e so quale sia il processo che mi aspetta. Sto meglio, dopo tutto quello che è successo quest’anno mi sentivo più infortunato dentro che fuori. Ho dovuto recuperare soprattutto da questo punto di vista e devo dire che questi giorni a Bologna mi hanno aiutato molto a ritrovare le giuste sensazioni. Il pensiero di essere a Malaga è una motivazione in più“.
Parole importanti che confermano il suo legame forte con l’Italia e con la Coppa Davis. “Da quando ero bambino, ho sempre visto la Davis come una competizione nella quale la squadra va a trionfare, riuscendo a creare un gruppo molto forte – ha aggiunto Berrettini -. E’ quello che ci siamo detti con Volandri e i ragazzi e stiamo provando a fare. Non importa chi gioca, necessario essere compatti per unico obiettivo. Devo essere egoista, sono venuto qui anche per me e sentire quell’energia positiva. Uno stimolo per giocare a Malaga e recuperare ancora più in fretta“.
Se per Berrettini non ci sono state polemiche, l’assenza di Sinner ha fatto storcere qualche naso. A criticarlo, per esempio, è stato Adriano Panatta, che anche post qualificazione ha comunque rimarcato la sua posizione: “Andiamo a Malaga, purtroppo non da primi del girone e quindi saremo nella stessa parte del tabellone della Serbia di Novak Djokovic. Lui è andato a giocare a Valencia, dando una bella lezione a Sinner e ad Alcaraz. Sarà un brutto cliente. Se fossi il capitano, chiamerei Sinner? Sì, perché il capitano ha il dovere di chiamare i più forti, poi se i più forti non vogliono venire a giocare si prendono le loro responsabilità. Sono sicuro comunque che a Malaga ci sarà“.
Al di là delle polemiche, la presenza di Sinner sempre essere assicurata anche da Volandri, che ha difeso il tennista azzurro, miglior italiano nel ranking Atp, e ha parlato in maniera ottimistica di Malaga e della possibilità che Sinner indossi la maglia azzurra per le finali di Coppa Davis: “Jannik ci ha scritto ogni giorno, ci ha chiamato davvero sempre. Lui vuole essere assolutamente a Malaga e sono sicuro che ci sarà“. Non resta, quindi, che attendere novembre, sperando nell’integrità fisica di Berrettini e nella voglia di Sinner. L’Italia, con tutti i suoi campioni, può pensare di arrivare in fondo.
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