Italia del tennis Campione del Mondo dopo 47 anni. La nazionale di Filippo Volandri ha scritto la storia dello sport azzurro superando in finale 2-0 l’Australia e bissando il successo del 1976 a Santiago del Cile. Una vittoria straordinaria quanto sofferta: a Bologna, Sonego annulla quattro match point a Jerry nel terzo set e ci porta alle finals.
A Malaga dove Sinner riprende per i capelli la qualificazione alle semifinali giocando da protagonista contro l’Olanda, ribalta una sfida apparsa segnata contro Dokjovic rimontando da 0-40 sul 4-5 e poi ribaltando il match. La vittoria contro l’Australia (2-0 senza dover ricorrere al doppio) è una sorta di timbro sulla crescita esponenziale del movimento negli ultimi dieci anni.
Dal 2010 al 2019: l’ascesa del tennis femminile
I primi segnali di crescita del movimento azzurro della racchetta arrivano dal tennis femminile che esprime individualità di livello assoluto. Nel 2010 Francesca Schiavone scrive la storia dello sport centrando una impresa inedita. Da testa di serie numero 17, si arrampica sino alla finale del Roland Garros e conquista la vittoria in un torneo del grande Slam contro la Stesur.
Nello stesso anno, la nazionale azzurra vince la sua terza Federation Cup in finale contro gli USA dopo aver trionfato nel 2006 e nel 2009. Nel 2013 arriva la quarta affermazione contro la Russia. Nel 2015 sarà poi il turno di Roberta Vinci che supera Serena Williams in semifinale e gioca una finale tutta italiana agli US Open del 2015 contro Flavia Pennetta che vincerà lo slam oltreoceano e conquisterà in carriera 11 tornei wta.
La generazione d’oro e la Davis: Fognini, Berrettini e Sinner
ìNel 2019 è il turno degli uomini. Dopo tante grandissime partite isolate, Fabio Fognini, 51 anni dopo la vittoria di Nicola Pietrangeli, è il primo italiano a vincere un master nella cosiddetta era Open. L’impresa riesce nel 2019 a Montevarlo, superando Zverev, Nadal e Lajovic in Finale. Nel 2021 Matteo Berrettini arriva a giocarsi, primo italiano di sempre, la finale del torneo di Wimbledon perso contro Djokovic. Nel frattempo cresce Jannik Sinner che apre e chiude il primo cerchio della sua carriera contro De Minaur: sconfitto in finale di Next Gen nel 2019 e in finale di Coppa Davis nel 2023.
In mezzo, dopo due finali perse, arriva il primo torneo 1000 a Toronto. Un “clic” che cambia la carriera del tennista altoatesino che vincerà anche a Pechino, quindi sarà il primo italiano a superare un girone di ATP Finals e di vincere una semifinale, trascinando poi gli azzurri allo storico bis in Coppa Davis.