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Connors: Il futuro del tennis in pericolo?

Jimmy Connors, una leggenda del tennis con otto titoli del Grande Slam nel singolo e due nel doppio, ha recentemente espresso la sua opinione su Jannik Sinner e sul futuro del tennis in un episodio del suo podcast. Mentre elogiava la crescente rivalità tra Sinner e il giovane fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz, Connors ha esaminato un tema più complesso: le conseguenze di una possibile squalifica di Sinner a causa del caso Clostebol.

La rivalità tra Sinner e Alcaraz

Nel suo commento iniziale, Connors ha sottolineato come Sinner e Alcaraz si distinguano nel panorama tennistico attuale. “Questi due si sono separati dal resto della compagnia”, ha spiegato Connors, “facendo un passo in avanti e cominciando a prendere il controllo della situazione.” Il loro duello a Riad è stato un esempio lampante della loro capacità di dominare il gioco e ha sollevato interrogativi su chi potrebbe essere il prossimo a emergere come terzo o quarto contendente di questo dinamico duo.

Il caso Clostebol e le sue implicazioni

Tuttavia, Connors ha rapidamente spostato il focus su un argomento che minaccia di scuotere il mondo del tennis: il caso Clostebol che coinvolge Sinner. L’ex numero uno del mondo ha espresso preoccupazione non solo per il futuro del giovane tennista italiano, ma anche per le implicazioni più ampie per l’intero circuito tennistico. Connors ha dichiarato: “Non sono così preparato per sapere cosa possa significare un granello di sale nel corpo di Sinner”. Con questa metafora, si riferiva alla quantità infinitesimale di Clostebol trovata nelle urine di Sinner in due occasioni, pari a meno di 0,1 miliardesimi di grammo per litro.

Le conseguenze di una squalifica di Sinner

Connors ha continuato dicendo che, sebbene non sia esperto di questioni antidoping, è preoccupato che una squalifica di Sinner, un giocatore di così alto livello, potrebbe avere conseguenze devastanti per il movimento tennistico. Ha sottolineato che in passato, le autorità del tennis non hanno esitato a sanzionare giocatori meno noti, ma la situazione con Sinner è diversa. “Non so se colpendo Jannik il movimento possa sopravvivere”, ha affermato Connors, riflettendo sulla centralità di Sinner nel futuro del tennis.

Il tennis come via di fuga per Sinner

Per Connors, il tennis rappresenta una via di fuga per Sinner, un giovane che dedica la maggior parte del suo tempo al gioco, lasciando poco spazio ad altre preoccupazioni. “Quando sei in campo hai troppe cose a cui pensare: il gioco, l’avversario, ciò che serve per vincere”, ha detto. Questo solleva interrogativi su come Sinner potrebbe affrontare la pressione al di fuori del campo, soprattutto se la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), attesa per l’inizio del 2025, non dovesse essere favorevole.

La sfida legale con la WADA

La situazione di Sinner si è complicata dopo che la World Anti-Doping Agency (WADA) ha presentato ricorso al TAS. Inizialmente, Sinner era stato assolto dal Tribunale indipendente della International Tennis Integrity Agency (ITIA), che aveva dichiarato che il tennista non aveva “alcuna colpa o negligenza” riguardo ai risultati positivi. Tuttavia, la WADA ha contestato questa decisione, sostenendo che non fosse conforme alle normative antidoping vigenti.

Un avvertimento per il mondo del tennis

Connors, con la sua lunga esperienza e una carriera costellata di successi, sa quanto possa essere fragile l’equilibrio nel mondo del tennis. Le sue parole risuonano come un avvertimento per chi governa il gioco: una squalifica di Sinner potrebbe non solo colpire duramente il giovane tennista italiano, ma anche mettere a rischio la vitalità e l’interesse nel tennis come sport globale. La comunità tennistica attende con ansia la decisione del TAS, consapevole che il futuro di Sinner potrebbe avere ripercussioni ben oltre il singolo caso giudiziario.

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