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CONI e ASviS collaborano per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso lo sport

Il recente protocollo d’intesa firmato tra il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) rappresenta un passo significativo verso l’integrazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU nelle manifestazioni sportive italiane. Questa collaborazione quadriennale mira a promuovere una serie di iniziative che riguardano l’educazione ambientale, la parità di genere e l’inclusione sociale, dimostrando come lo sport possa fungere da potente strumento per il cambiamento sociale e culturale.

Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha sottolineato la centralità della sostenibilità in tutte le attività dell’ente, affermando che lo sport non è solo competizione, ma anche un veicolo per trasmettere valori fondamentali come il rispetto delle regole e dell’avversario, oltre a favorire l’integrazione sociale. In un mondo sempre più complesso, lo sport può diventare un faro di speranza e un modello per le nuove generazioni. I nostri atleti, infatti, non sono solo campioni nelle loro discipline, ma anche ambasciatori di questi valori nel contesto sociale più ampio.

Il ruolo dello sport nella coesione sociale

Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, ha evidenziato come questa partnership metta in luce il ruolo cruciale dello sport nella coesione sociale e nella promozione di stili di vita sani. Secondo il Rapporto ASviS 2024, l’Italia sta procedendo con ritardo verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Una delle preoccupazioni principali è l’aumento dell’obesità infantile, che colpisce in modo particolare le regioni del sud e le famiglie meno abbienti. L’accesso allo sport e all’attività fisica può essere una risposta efficace a questo problema crescente, contribuendo a migliorare la salute fisica e mentale dei bambini e, di conseguenza, della società nel suo complesso.

Progetti educativi e sensibilizzazione

L’accordo tra CONI e ASviS prevede la realizzazione di progetti educativi nelle scuole e nelle comunità, volti a sensibilizzare i giovani sull’importanza di uno stile di vita attivo e sostenibile. Inoltre, verranno promosse campagne di comunicazione a livello nazionale per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso lo sport. L’idea è quella di creare una rete di eventi sportivi che non solo rispettino l’ambiente, ma che siano anche inclusivi e accessibili a tutti, indipendentemente dalla provenienza sociale o economica.

Promozione della parità di genere

Un altro aspetto fondamentale di questa collaborazione è la promozione della parità di genere. Lo sport può essere un potente strumento per abbattere le barriere di genere, offrendo a ragazze e ragazzi le stesse opportunità di partecipazione e successo. Attraverso eventi e manifestazioni, il CONI e l’ASviS si impegneranno a garantire che le donne abbiano un ruolo di primo piano nel mondo sportivo, sia come atlete che come dirigenti e allenatrici.

Lo sport come catalizzatore di cambiamento

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione sociale, dove lo sport diventa un catalizzatore per il cambiamento. Attraverso il potenziamento delle infrastrutture sportive e la promozione di eventi sostenibili, si mira a coinvolgere le comunità locali e a valorizzare il territorio, creando un impatto positivo sull’ambiente e sull’economia locale. Questo approccio integrato non solo contribuirà a migliorare la qualità della vita delle persone, ma stimolerà anche uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo.

In sintesi, il protocollo d’intesa tra CONI e ASviS rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra enti sportivi e organizzazioni impegnate nello sviluppo sostenibile. La sfida è ambiziosa, ma le potenzialità sono enormi: lo sport può davvero diventare un pilastro fondamentale per costruire un futuro più sostenibile e giusto per tutti.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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