Coni: Cito chiarisce, la lettera al Governo doveva essere discussa in Consiglio - ©ANSA Photo
Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo (Fita), ha recentemente espresso la sua opinione sulla lettera inviata da 43 presidenti di federazioni al Governo italiano. Questa comunicazione richiede di equiparare la normativa sul limite dei mandati per le elezioni del CONI a quella delle federazioni sportive. Cito, intervistato dall’ANSA, ha sottolineato che tali questioni dovrebbero essere discusse all’interno del Consiglio Nazionale del CONI, l’organo istituzionale che rappresenta le federazioni e il mondo dello sport in Italia.
Cito ha affermato: “Ho già espresso in varie occasioni la convinzione che il luogo dove affrontare simili argomenti è il consiglio nazionale del CONI, per il rispetto che si deve all’organo stesso e a chi ne fa parte”. Questa dichiarazione evidenzia la sua preoccupazione per la mancanza di trasparenza e rispetto nei confronti delle procedure istituzionali. È chiaro che Cito ritiene che il Consiglio Nazionale del CONI debba essere il forum principale per discutere questioni cruciali per il futuro dell’ente, piuttosto che ricorrere a comunicazioni dirette con il governo.
La questione dei limiti di mandato è di particolare importanza nel contesto attuale dello sport italiano. Negli ultimi anni, si sono susseguiti dibattiti su come garantire una governance efficace e rappresentativa all’interno delle federazioni sportive. In questo scenario, Cito ha ritenuto inusuale ricevere una telefonata da un membro della Giunta, accompagnata da una bozza di lettera in cui gli veniva chiesto di firmare il documento diretto al governo.
Cito ha dichiarato:
1. “Ho poi ricevuto una telefonata e una bozza di lettera da parte di un membro della Giunta, in cui mi veniva chiesto di firmare”.
2. Questa prassi rappresenta una forma di delegittimazione del Consiglio stesso.
Cito ha messo in evidenza che la questione non è nuova e che nel mondo dello sport è fondamentale confrontarsi su problematiche simili in modo aperto e costruttivo. “Nel mondo dello sport più volte ci siamo confrontati su questioni simili, come è giusto che sia, ma lo si è fatto in seno al consiglio nazionale”, ha dichiarato. Questo approccio consente di dare voce a tutte le federazioni e garantire che le decisioni siano il risultato di un dialogo equilibrato e democratico.
Il presidente della Fita ha anche sottolineato il ruolo del presidente del CONI, Giovanni Malagò, il quale ha ricevuto un ampio mandato dal Consiglio Nazionale per rappresentare le federazioni italiane nei vari tavoli istituzionali. Tuttavia, Cito sembra ritenere che la situazione attuale stia monopolizzando l’attenzione e paralizzando l’intero sistema sportivo italiano.
In un periodo in cui il mondo dello sport affronta sfide senza precedenti, è fondamentale che tutte le parti in causa collaborino in modo costruttivo. La capacità di dialogo e il rispetto delle istituzioni sono elementi chiave per garantire un futuro prospero e sostenibile per lo sport italiano. La situazione attuale, con le sue tensioni e conflitti interni, rischia di minare la credibilità e l’efficacia del sistema sportivo, incidendo negativamente su tutte le federazioni e sugli atleti che si dedicano con passione alle loro discipline.
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