Gli appassionati di sport non possono che essere interessati a sapere come stia ora Alex Zanardi a oltre tre anni dall’incidente in handbike
Riuscire a entrare nel cuore degli appassionati di sport può non essere semplice, anche se spesso i giudizi vengono condizionati dai risultati ottenuti in carriera. Ben diversa può essere la situazione se l’affetto nasce in maniera indipendente dai successi e dalla squadra in cui si milita (se parliamo di chi fa una disciplina di squadra).
In questa categoria rientra certamente Alex Zanardi, che ha suscitato non poca ammirazione sin da quando nel 2001 è riuscito a riprendersi dopo un incidente automobilistico al seguito al quale gli furono amputate entrambe le gambe. Scoraggiarsi capita a ognuno di noi, a volte anche per motivi davvero futili, ma lui non lo ha fatto nemmeno quando si è risvegliato e ha scoperto di aver perso l’uso di entrambi gli arti. In quella fase, infatti, lui ha ringraziato per essere ancora in vita e ha trovato nello sport, da sempre la sua passione, la molla per ripartire più forte di prima.
L’ex pilota non si è mai dato per vinto e ha dimostrato a tutti di non voler lasciare quello che considera il suo mondo, trasformandosi in un atleta paralimpico, un vanto per il nostro Paese. Purtroppo anche la seconda carriera di Zanardi si è interrotta in seguito a un incidente di cui è stato vittima in handbike nei pressi di Siena. Era il 19 giugno 2020 e, da allora, il pensiero di tutti gli appassionati di sport e non solo è con lui, sempre.
Sin da quando è stato coinvolto in un terribile incidente mentre gareggiava in handbike, la famiglia di Alex Zanardi ha scelto di mantenere il più stretto riserbo, una scelta che ricorda quanto avvenuto con Michael Schumacher.
Al momento, da quanto trapela dal ‘Corriere di Romagna’, Zanardi starebbe proseguendo la sua degenza in casa. Periodicamente, però, quando ne ha la necessità si reca nelle cliniche specializzate per essere supportato nel percorso di terapia che sta seguendo da tempo.
Stare al suo fianco non può che essere importante anche per sua moglie Daniela Manni: “Noi stiamo con Alex tutto il giorno – aveva detto la donna tempo fa in un’intervista – . Stare nel suo ambiente familiare può permettergli di tornare un minimo alla normalità. Non possiamo che essere grati al personale che lo ha curato, il nostro supporto gli dà ulteriore forza”.
Anche i medici che lo hanno in cura dall’incidente in handbike sono stati colpiti dalla sua forza, caratteristica che non è così frequente trovare in un paziente. Basti pensare a quanto accaduto quando è stato sottoposto a un trattamento iperbarico, pur non sapendo bene cosa lo attendesse lui si è dimostrato ligio e attento.
“Si è presentato qui con una grande voglia di lavorare – erano state le parole del direttore del centro, il dottor Pasquale Romagnoli, al ‘Corriere di Romagna’ -. Lui è davvero una persona con una carica immensa, l’ha trasmessa a tutti noi. La procedura medica che ha seguito era più efficace della fisioterapia, ma più faticoso, più che normale volesse tornare a casa dopo un mese”.
Insomma, questa è stata l’ulteriore prova di quanto Alex sia un esempio per tutti, non solo per chi fa parte del mondo dello sport. Non può che esserci l’auspicio di poter ricevere altri aggiornamenti positivi. Lo sperano davvero tutti.
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