Como trionfa al Franchi: Diao e Paz stendono la Fiorentina - ©ANSA Photo
Una serata da dimenticare per la Fiorentina, che al Franchi ha subito un’altra sconfitta, questa volta contro il Como. Questo risultato complica ulteriormente la corsa della squadra viola verso l’Europa. Dopo la pesante battuta d’arresto contro l’Inter, i tifosi si aspettavano una reazione, ma la prestazione in campo non ha soddisfatto le aspettative. La squadra di Raffaele Palladino ha mostrato una manovra confusa e poco incisiva, permettendo al Como di portare a casa tre punti preziosi grazie alle reti di Diao e Nico Paz.
L’assenza di Moise Kean, squalificato, ha pesato notevolmente sulle scelte dell’allenatore e sulla prestazione della squadra. Palladino ha tentato di riorganizzare l’attacco schierando Nicolò Zaniolo, al debutto da titolare con la maglia viola, ma il giovane talento non è riuscito a incidere come ci si aspettava. La scelta di utilizzare Zaniolo come punta centrale ha sollevato alcune critiche, poiché il giocatore non è un centravanti di ruolo e ha faticato a trovare il giusto posizionamento in campo.
A supporto di Zaniolo, Palladino ha schierato:
In mediana, il rientro di Danilo Cataldi, affiancato da Rolando Mandragora, ha dato un po’ di freschezza al centrocampo, ma non è bastato a creare occasioni da gol concrete. La difesa è stata confermata rispetto alle ultime uscite, nonostante il rientro di Comuzzo, che però non è stato utilizzato.
Dall’altra parte, il Como, guidato da Cesc Fabregas, ha messo in campo un 4-3-3 molto mobile, con una strategia di gioco rapida e ordinata. La presenza di giocatori giovani e talentuosi ha dato nuova linfa alla squadra, che ha saputo gestire il possesso palla in modo efficace, creando numerosi problemi alla retroguardia viola. Diao, che si è distinto come uno dei protagonisti della serata, ha aperto le marcature al 41’, siglando il suo quarto gol nelle ultime sette partite. L’azione è scaturita da un errore in fase di costruzione della Fiorentina, che ha permesso al Como di ripartire in contropiede, con Diao che ha superato i difensori e ha trafiggendo De Gea con un preciso tiro.
La Fiorentina ha faticato a reagire e le uniche vere occasioni sono arrivate nei primi minuti della partita, con Zaniolo e Gosens, ma entrambe le conclusioni non hanno impensierito il portiere avversario. La mancanza di idee e la confusione in campo hanno condizionato l’intera prestazione della squadra di casa, che non è mai riuscita a trovare il ritmo giusto per impensierire il Como.
Nella ripresa, Palladino ha tentato di scuotere i suoi uomini inserendo Colpani e Gudmundsson per Zaniolo e Cataldi, ma la situazione non è migliorata. Al contrario, il Como ha continuato a sfruttare le ripartenze e ha raddoppiato al 70’ con Nico Paz, il quale ha realizzato il suo sesto gol stagionale con un tiro a giro leggermente deviato. La squadra viola è sembrata in balia degli avversari, incapace di costruire azioni pericolose. L’unico tentativo di reazione è arrivato al 36’ con un tiro di Folorunsho, ma il tentativo è risultato insufficiente rispetto alle necessità di una rimonta.
Un episodio significativo della partita è stata l’uscita dal campo di Gudmundsson, costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un infortunio alla schiena dopo un contrasto. Al suo posto è entrato l’esordiente Ndour, che ha dovuto affrontare una situazione di grande difficoltà. La tifoseria, che ha cercato di sostenere la squadra, ha reagito con fischi nei settori della tribuna e della maratona, mentre la curva Fiesole ha mantenuto viva la propria passione, cercando di spronare i giocatori nonostante la delusione per l’andamento della partita.
In conclusione, il Como ha dimostrato che il lavoro di Fabregas sta dando i suoi frutti: dopo tre sconfitte consecutive, questa vittoria rappresenta un segnale di ripresa per la squadra. La compattezza e l’organizzazione mostrata in campo sono state determinanti per portare a casa un risultato che permette al Como di guardare con maggiore ottimismo al prosieguo della stagione. La partita al Franchi ha chiaramente messo in luce le difficoltà della Fiorentina, che ora dovrà riorganizzarsi e trovare soluzioni efficaci per rimanere in corsa per l’Europa.
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