La sfida tra Como e Milan, recupero della 19esima giornata di Serie A, si è conclusa con un deludente 0-0. Questo risultato non soddisfa nessuna delle due squadre e riflette perfettamente il momento difficile dei rossoneri, che stanno attraversando un periodo di prestazioni altalenanti e un mercato in fermento.
La vigilia in casa del Milan
Il Milan si presentava a questa partita con la necessità di riscattarsi dopo il passo falso subito contro il Cagliari. Il tecnico Sergio Conceiçao, visibilmente deluso dalla prestazione della sua squadra, aveva sottolineato l’importanza di una reazione immediata: “Dobbiamo vincere per rimetterci in carreggiata”. Nonostante la vittoria in Supercoppa, la squadra ha mostrato un atteggiamento timido e poco incisivo nelle ultime uscite di campionato.
Uno dei principali problemi del Milan è la difficoltà a segnare. La mancanza di un bomber affidabile si fa sentire, e in questo match è emerso nuovamente il bisogno di un attaccante in grado di concretizzare le occasioni create. Il giovane Abraham, dopo buone prestazioni iniziali, ha deluso con un’altra partita senza reti. Pulisic ha continuato a essere il più attivo, ma senza trovare la via del gol.
La difesa, che dovrebbe essere il punto di forza della squadra, ha mostrato crepe, subendo troppi gol nelle ultime tre partite. La disattenzione contro il Cagliari aveva lasciato perplessi i tifosi, e Conceiçao ha dovuto lavorare intensamente sulla solidità mentale della squadra.
In vista della partita contro il Como, il Milan era consapevole che un altro passo falso avrebbe complicato ulteriormente la corsa verso la Champions League. La distanza dal quarto posto era di otto punti, e la vetta sembrava un miraggio. La dirigenza rossonera era già al lavoro sul mercato, con l’intento di rinforzare la rosa: il trasferimento di Okafor al Lipsia per un prestito oneroso aveva lasciato un vuoto da colmare.
La vigilia in casa del Como
Dall’altra parte, il Como affrontava la partita con un morale positivo, dopo un’ottima prestazione contro la Lazio. Il tecnico Cesc Fabregas ha confermato il portiere Jean Butez e ha lanciato il nuovo acquisto Maxence Caqueret a centrocampo. “Sarà una partita difficile e importante per noi”, ha affermato Fabregas, consapevole della forza del Milan, ma anche fiducioso delle qualità della sua squadra.
Il Como, reduce da una serie di risultati positivi, aveva dimostrato di essere in forma e pronto a lottare per la salvezza. La squadra di Fabregas ha perso solo una delle ultime sei partite, e il tecnico sperava di continuare su questa strada. “Abbiamo lavorato sodo e la squadra sta crescendo in mentalità e compattezza”, ha aggiunto.
Nonostante le assenze, come quella di Alberto Moreno, il Como si è presentato determinato. La possibilità di schierare Nico Paz, in dubbio per un infortunio alla caviglia, potrebbe essere un ulteriore boost per i lariani. “La nostra mentalità deve rimanere focalizzata sulla partita, senza distrazioni”, ha detto Fabregas, mostrando un atteggiamento pragmatico.
La partita
Il match si è svolto in un clima di grande attesa, con i tifosi del Como pronti a sostenere la loro squadra contro un Milan in difficoltà. L’incontro è stato caratterizzato da molte interruzioni e poche occasioni da rete. I rossoneri hanno faticato a trovare la giusta intesa in attacco, mentre il Como ha cercato di sfruttare le ripartenze per sorprendere la difesa avversaria.
- La prima frazione di gioco è stata segnata da un ritmo lento, con entrambe le squadre che sembravano temere di concedere spazi all’avversario.
- Il Milan ha provato a prendere in mano il gioco, ma le giocate individuali non sono state sufficienti per scardinare la difesa del Como.
- Nella ripresa, il Milan ha cercato di alzare il baricentro, ma ha trovato una squadra avversaria ben disposta in campo.
Conceiçao ha tentato di cambiare le sorti del match inserendo forze fresche, ma il gol sembrava un miraggio. La manovra rossonera è stata troppo prevedibile e il Como ha saputo mantenere un buon equilibrio, rischiando poco.
Considerazioni finali
Il risultato di 0-0 ha lasciato entrambi gli allenatori con molte domande. Per il Milan, la necessità di rinforzi sul mercato è ora più che mai evidente. Conceiçao dovrà lavorare duramente per risolvere i problemi di finalizzazione e solidità difensiva, mentre il Como può guardare al futuro con fiducia, avendo dimostrato di poter tenere testa anche alle squadre più forti.
