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Comesana fa scalpore a Rio: batte Zverev e conquista il pubblico

Il mondo del tennis ha vissuto un momento memorabile durante l’Atp 500 di Rio de Janeiro, dove l’argentino Francisco Comesana ha sorpreso il numero 2 del mondo, Alexander Zverev, in una partita che rimarrà impressa nella memoria degli appassionati. Le parole di Comesana, “Continuavo a ripetermi: quanto è bello essere vivo”, esprimono perfettamente la sua gioia e il suo entusiasmo dopo aver conquistato la vittoria più importante della sua carriera, con un punteggio finale di 4-6, 6-3, 6-4.

La partita è stata un vero spettacolo, caratterizzata da un tennis vario e completo. Comesana ha dimostrato grande tenacia e determinazione, recuperando da una situazione di svantaggio nel terzo set, dove si trovava sotto 1-4. La sua capacità di mantenere la calma in momenti critici ha fatto la differenza, portandolo non solo alla vittoria, ma anche a realizzare il punto più bello del torneo. Questa impresa rappresenta per l’argentino l’accesso alla sua prima semifinale nel circuito ATP, un traguardo che testimonia il suo progresso e impegno nel tennis professionistico.

In un’intervista dopo la partita, Comesana ha dichiarato: “Mi sono goduto ogni momento e credo che sia per tutto il lavoro fatto per arrivare fino a qui. Devo essere grato per tutto questo”. Queste parole evidenziano non solo la sua gioia per il successo, ma anche il riconoscimento del duro lavoro e della dedizione necessari per competere a questi livelli.

Grazie a questa vittoria, Comesana è proiettato verso la posizione numero 67 nel ranking ATP, un notevole salto rispetto alla sua posizione precedente. È interessante notare che, nella sua carriera, ha già vinto entrambe le partite giocate contro giocatori della Top 10, inclusa la vittoria su Andrey Rublev a Wimbledon nel 2022, un successo che ha segnato il suo debutto nel circuito maggiore. Questa nuova affermazione a Rio potrebbe rappresentare un punto di svolta per la sua carriera, aprendo nuove opportunità e sfide.

La semifinale contro Muller

Nella semifinale, Comesana affronterà Alexandre Muller, l’unico giocatore non argentino rimasto in corsa per il titolo. Muller ha fatto la storia diventando il primo francese a raggiungere le semifinali del torneo di Rio, grazie a una convincente vittoria su Francisco Cerundolo, con un punteggio di 7-5, 6-1. Questo risultato ha permesso a Muller di entrare per la prima volta nella Top 50 del ranking ATP, un traguardo significativo che lo colloca tra i migliori tennisti del circuito. Solo Rafa Nadal e Fabio Fognini possono vantare di aver raggiunto tre semifinali a Rio, un dato che sottolinea l’importanza di questo torneo nella carriera di un giocatore.

Muller ha già disputato due semifinali ATP in passato, vincendo entrambe:
1. La prima a Marrakech nel 2023 sulla terra battuta.
2. La seconda a Hong Kong, dove ha conquistato il suo primo titolo ATP.

Tuttavia, da quel momento, non era riuscito a vincere un match nel circuito maggiore fino a questa settimana a Rio. Questo ritorno alla vittoria potrebbe rappresentare un nuovo slancio per il francese, che cercherà di sfruttare l’occasione per affermarsi ulteriormente.

Il derby argentino

Nell’altra semifinale, avremo un derby argentino tra Sebastian Baez e Ugo Carabelli. Baez, il campione in carica, è determinato a diventare il primo giocatore a vincere a Rio per due anni di fila. Ha dimostrato tutta la sua classe e potenza eliminando il taiwanese Chun Hsin Tseng con un netto 6-4, 6-1. D’altra parte, Carabelli ha già sconfitto Baez la settimana precedente a Buenos Aires, portando il suo vantaggio negli scontri diretti a 4-1. Questo rende la semifinale un incontro attesissimo, con entrambi i giocatori che daranno il massimo per raggiungere la finale.

Il torneo di Rio de Janeiro ha quindi visto un mix di emozioni e sorprese, con giovani talenti argentini che si fanno strada nel circuito, e giocatori come Muller che cercano di lasciare il segno. La competizione si fa sempre più intensa, e ogni match rappresenta un’opportunità per dimostrare il proprio valore e la propria determinazione. Con semifinali promettenti all’orizzonte e il pubblico che sostiene i propri beniamini, il torneo si preannuncia avvincente e ricco di colpi di scena.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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