Come già successo per Gleison Bremer, la Juve prepara un colpo per l’estate che ha messo i tifosi, e non solo, in subbuglio
La Juve ha le idee non chiare, chiarissime. Se l’anno scorso – complici anche le penalizzazioni e le multe che sono arrivate per il caso plusvalenze – in casa bianconera si è andati al risparmio, evitando di spendere e spandere nel calciomercato estivo, la ritrovata compattezza della squadra di Massimiliano Allegri, che ora lotta per lo scudetto contro gli eterni rivali dell’Inter, ha cambiato di molto le carte in tavola.
L’obiettivo dichiarato è quello di continuare a primeggiare in Italia e poi passare all’assalto dell’Europa e anche del mondo. La Juve è in piena lotta per il campionato e il suo ad Cristiano Giuntoli è al lavoro per rinforzare la rosa. Nel mirino della dirigenza sono finiti due giocatori niente male, la cui operazione assomiglia a quella fatta quasi un anno e mezzo fa con Gleison Bremer, difensore centrale che ora sempre imprescindibile per il tecnico toscano.
La Juve piomba su Djalò, ma non solo
Secondo alcune indiscrezioni – riportate a più riprese anche su Twitter – la Juve starebbe pensando di portare alla corte di Allegri Tiago Djalò, difensore portoghese del Lilla, il cui contratto con i francesi scade a giugno del 2024, e che piace tanto anche all’Inter, che su di lui ha messo gli occhi in tempi non sospetti. L’interesse per il centrale non è una novità, ma ora la formazione bianconera è pronta a entrare nel vivo e bruciare la concorrenza nerazzurra e dell’Atletico Madrid.
Non c’è però solo il classe 2000 nei desideri della società bianconera. Giuntoli e compagnia stanno monitorando per la prossima finestra di compravendita la situazione di Alessandro Buongiorno, capitano del Torino, che si sta distinguendo con la maglia granata – quella per cui ha sempre tifato e nella quale è cresciuto – tanto da essere diventato un titolare anche della Nazionale di Luciano Spalletti.
Il contratto del giovane difensore scade nel 2028 – lo ha rinnovato nell’estate del 2023 -, motivo per il quale servirebbero almeno molti milioni di euro (almeno 35) per strapparlo ai “cugini” e anche alla concorrenza. Poi sì, si devono fare i conti con la fede del giocatore che probabilmente dovrà essere convinto da un lauto ingaggio per passare all’altra sponda della città. Chissà, però, che non ci si riesca come è stato per Bremer.
