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Club chiedono tax credit per vivai, stadi e una fetta delle scommesse

Il 2025 si avvicina e con esso crescono le aspettative per il nuovo presidente della Lega Serie A, che dovrà affrontare sfide cruciali per il futuro del calcio italiano. Le esigenze dei club sono molteplici e sempre più pressanti, rendendo evidente la necessità di una solida maggioranza elettorale per guidare il nuovo corso. La nomina anticipata del presidente è un passo strategico per permettere la stesura di un programma chiaro e incisivo per i mesi a venire.

Uno dei temi principali è la sostenibilità economica delle società calcistiche. Gestire un club di Serie A sta diventando sempre più difficile e senza un intervento significativo da parte dello Stato, la situazione potrebbe diventare insostenibile. È fondamentale considerare che il calcio contribuisce in modo sostanziale all’economia italiana, con circa 1,3 miliardi di euro di entrate fiscali e una forza lavoro di circa 270.000 persone. L’impatto indiretto sul PIL è stimato in 11,3 miliardi, corrispondenti all’1,4%. La crisi del calcio di massima serie rappresenta un rischio non solo per le singole società, ma per l’intero sistema economico nazionale.

Richieste dei club per il futuro

Tra le richieste che i club presenteranno al nuovo presidente, spicca l’introduzione di un sistema di tax credit, già applicato in altri settori, inclusa la cultura. Questa misura potrebbe incentivare gli investimenti nei vivai, un ambito cruciale per la formazione dei calciatori del futuro e per la valorizzazione dei talenti locali. Il calcio italiano ha bisogno di tornare a investire nei giovani, e un supporto economico in questa direzione sarebbe fondamentale per garantire un futuro prospero al settore.

Un altro punto centrale del dibattito riguarda la richiesta di una percentuale sugli incassi delle scommesse sportive, proposta attorno all’1%. Questi fondi potrebbero essere reinvestiti in:

  1. Valorizzazione dei giovani calciatori
  2. Miglioramento delle infrastrutture
  3. Promozione della cultura sportiva nelle scuole

È essenziale che il calcio non sia visto solo come un intrattenimento, ma come un’opportunità educativa e di crescita per le nuove generazioni.

La questione degli stadi e delle sponsorizzazioni

La necessità di rivedere la legislazione riguardante le sponsorizzazioni delle aziende di betting è un altro aspetto cruciale. Attualmente, la legge italiana impedisce alle società di calcio di sfruttare queste partnership, mentre in altri paesi europei è già una realtà. Consentire queste sponsorizzazioni potrebbe generare un flusso significativo di entrate per i club, contribuendo a migliorare la loro situazione finanziaria.

La questione degli stadi rappresenta un altro aspetto importante. Molti club, soprattutto quelli di élite, sono interessati a costruire stadi di proprietà, considerati un asset fondamentale per competere con le avversarie più ricche d’Europa. Tuttavia, la burocrazia italiana rende la realizzazione di nuovi impianti complessa e onerosa. È urgente una semplificazione normativa che permetta ai club di investire nel miglioramento delle proprie strutture, creando nuove opportunità di reddito e migliorando l’esperienza dei tifosi.

L’impatto della pandemia e la necessità di intervento

Tutti questi aspetti si inseriscono in un contesto di crescente preoccupazione per le finanze dei club, che hanno subito perdite ingenti a causa della pandemia di Covid-19. Le stime parlano di un impatto economico negativo di circa 2,2 miliardi di euro, dovuto a mancati introiti da sponsorizzazioni, stadi chiusi e limitazioni agli incassi. Inoltre, i club hanno visto sfumare i vantaggi del Decreto Crescita, che aveva garantito sgravi fiscali per l’ingresso di calciatori di alto profilo nel campionato italiano.

Per rilanciarsi e tornare a competere ai massimi livelli, la Serie A ha bisogno di un intervento rapido e deciso da parte del Governo, che riconosca il calcio come un comparto economico di grande rilevanza. Un sostegno concreto non solo aiuterebbe i club a risollevarsi dalle difficoltà attuali, ma potrebbe anche stimolare investimenti e innovazioni che porteranno benefici a lungo termine per l’intero sistema calcistico italiano. Con un approccio strategico e collaborativo, il futuro del calcio in Italia potrebbe riservare sorprese positive, a condizione che vengano adottate le giuste politiche senza indugi.

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