La stagione NBA continua a regalare emozioni e sorprese, e tra le squadre che stanno facendo parlare di sé c’è senza dubbio Cleveland. I Cavaliers, guidati dall’inarrestabile Donovan Mitchell, hanno confermato il loro status di miglior squadra dell’inizio di stagione, consolidando un incredibile record di 17 vittorie e una sola sconfitta. La scorsa notte, Cleveland ha dato prova della sua forza battendo i Toronto Raptors con un punteggio che riflette il dominio della squadra. Nel frattempo, i Miami Heat hanno ritrovato il loro faro, Jimmy Butler, che ha guidato la squadra a una vittoria fondamentale contro i Dallas Mavericks.
La Forza di Cleveland
I Cavaliers hanno affrontato Toronto con l’intento di mantenere la loro imbattibilità casalinga, una condizione che non si verificava dal 2017/18, quando vinsero le prime dieci partite interne. La partita ha visto un avvio deciso da parte di Cleveland, con Mitchell che ha segnato 26 punti e ha distribuito assist cruciali. In particolare, è stato il giovane Jerome a brillare, contribuendo con altri 26 punti e dimostrando di essere una risorsa preziosa dalla panchina. La squadra ha mostrato una coesione invidiabile, con un gioco corale che ha permesso a ben tre giocatori di superare la soglia dei venti punti. La difesa dei Raptors, nonostante i 19 rimbalzi offensivi di Poeltl, ha faticato a contenere l’attacco dei Cavs, che hanno chiuso il match con un impressionante 52% dal campo.
Il Ritorno di Butler a Miami
L’attenzione non si è concentrata solo su Cleveland. I Miami Heat, dopo un avvio altalenante, hanno ritrovato il loro ritmo con un Jimmy Butler in grande forma. L’ala dei Heat ha segnato 33 punti, il suo massimo stagionale, e ha saputo trascinare la squadra in una partita che ha visto il suo culmine nell’overtime. L’assenza di Luka Doncic per i Mavericks ha pesato notevolmente, e nonostante un Kyrie Irving che ha cercato di prendere in mano le redini dell’incontro con una prestazione da 27 punti, la mancanza di lucidità nei momenti decisivi ha condannato Dallas. Nel supplementare, Miami ha fatto la differenza con le giocate chiave di Butler e le triple di Burks, che hanno chiuso ogni possibilità di rimonta per i Mavericks.
La Situazione dei Philadelphia 76ers
Mentre Cleveland e Miami si trovano in una traiettoria ascendente, le cose stanno andando in direzione opposta per i Philadelphia 76ers. In una partita segnata dall’ennesima sconfitta, i 76ers hanno visto i Clippers, guidati da un Harden fischiatissimo dai tifosi di casa, infliggere loro una lezione di pallacanestro. Con un parziale devastante di 21-9 nel primo quarto, Los Angeles ha preso il controllo dell’incontro, chiudendo con un punteggio che ha lasciato poco spazio a dubbi sulla loro superiorità. Philadelphia, ora con un record di 3-13, continua a lottare per trovare la sua identità, mentre il pubblico, deluso, ha abbandonato l’arena ancor prima della conclusione del match.
Nonostante le difficoltà di alcuni team, ci sono segnali positivi in altre franchigie. I Pacers, dopo tre sconfitte consecutive, hanno trovato la via della vittoria contro i Washington Wizards, grazie a una prestazione corale che ha visto sette giocatori in doppia cifra. Haliburton e Siakam hanno guidato la squadra alla vittoria, mentre Washington continua a faticare, subendo la sua undicesima sconfitta consecutiva.
Anche Brooklyn ha visto un successo importante, con Cam Thomas che ha brillato con 34 punti contro Sacramento. La squadra di Steve Nash ha dimostrato di avere le armi necessarie per competere, nonostante le difficoltà iniziali della stagione. Il confronto tra Thomas e Fox ha tenuto alta l’attenzione, con il primo che ha avuto la meglio, guidando i Nets a una vittoria fondamentale per il morale del gruppo.
In un panorama così variegato, le squadre stanno cercando di trovare il proprio ritmo e stabilire la propria identità. Cleveland e Miami, in particolare, sembrano aver trovato la formula vincente, mentre altre franchigie come Philadelphia e Dallas sono chiamate a reagire per non perdere definitivamente il treno playoff. La stagione è ancora lunga, ma i segnali di allerta si stanno accendendo, e ogni partita conta.