Cinque promesse mancate nel tennis

Promesse del tennis mancate: la lista potenzialmente sarebbe molto lunga. Noi ne abbiamo scelte cinque, che incarnano a nostro parere perfettamente il soggetto. Vediamo chi sono.

Il tennis italiano sta vivendo una stagione dell’oro. Fresco di vittoria in Coppa Davis, sembra poter finalmente contare su una generazione di ottimi tennisti, dopo anni di promesse mai mantenute. Di questa nuova wave il volto è sicuramente Jannik Sinner, ma insieme a lui ci sono anche altri azzurri, come Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. È giusto, quindi, godersi questo momento fortunato e guardare al futuro con grande ottimismo. I nomi citati, infatti, hanno già dimostrato di poter competere con i più grandi al mondo ed è difficile che tra qualche anno potremo parlare di loro come promesse non mantenute. Diverso è il discorso per altri tennisti italiani, ma non solo, che dopo essersi fatti notare in giovane età non hanno avuto quel successo che tutti si aspettavano. Come mai? Qualche volta i limiti di carattere, qualche volta gli infortuni, altre volte ancora semplicemente la scelta di percorrere altre strade.

Tennis, le promesse mancate in Italia e all’estero

Come detto, la lista potrebbe essere molto lunga. Anche perché il tennis è uno sport per certi versi imprevedibili e le cose, trattandosi anche di uno sport individuale, possono cambiare molto in fretta. Noi abbiamo scelto cinque nomi, che dimostrano quando detto. Vediamoli insieme.

Tennista si prepara al servizio su un campo veloce
Immagine | Unsplash @RenithR – wigglesport.it
  • Francesca Bentivoglio: nel 1993 vinse lo Slam junior sul cemento di New York. Aveva soltanto sedici anni e per tecnica e capacità fisiche sembrava destinata una grande carriera. Così, invece, non è stato. La carriera di Francesca Bentivoglio non solo non è mai decollata, ma si è conclusa quasi subito. Nel 1994, infatti, ha deciso di lasciare il circuito Wta.
  • Milos Raonic: qualche scampolo di ciò che Raonic sarebbe potuto essere lo si è, per fortuna, visto. Il tennista serbo ha vinto 8 tornei del circuito maggiore e nei tornei del Grande Slam vanta come miglior risultato la finale di Wimbledon 2016, anno in cui ha anche raggiunto il suo miglior piazzamento in classifica alla 3ª posizione mondiale. Peccato, però, che dall’anno successivo gli infortuni non gli hanno praticamente mai lasciato scampo, rallentando notevolmente la parabola di quello che poteva essere un campione assoluto.
  • Andrea Gaudenzi: come la Bentivoglio, anche Gaudenzi si fece vedere fin da giovane, vincendo nel 1990 lo Slam junior al Roland Garros. Nella sua carriera, però, non è mai arrivato così in alto come ci si aspettava. Per carità, è stato anche numero 18 al mondo e si è tolto lo sfizio di battere grandi nomi come Sampras e Federer, oltre che di portare l’Italia in finale di Davis. La sensazione, però, è che con qualcosa in più sarebbe stato lì a giocarsela con i più forti al mondo.
  • Denis Shapalov: un’altra stella che non è ancora riuscita a brillare come ci si aspettava. Per molti Shapalov poteva essere un tennista da numero 1, ma nella realtà dei fatti il canadese sta faticando e parecchio a farsi spazio. Anzi, qualcuno, visto l’arrivo della nuova generazione, quella degli Alcaraz e dei Sinner, pensa addirittura sia già il passato. Forse esagerato, ma la sensazione di incompiuto c’è.
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