Jonas Vingegaard è danese, ma presto potrebbe avere una cittadinanza in Galizia o, perché no, la prestigiosa Medal Castelao, onorificenza che spetta a chi scrive la storia della regione. In questo senso, Vingegaard può ambire a una nomination. Delle sue 31 vittorie, due Tour de France compresi, otto provengono da O Gran Camiño: sei tappe e due classifiche generali. E anche quest’anno la corsa non ha avuto storia. Tra il 2022, 2023 e 2024 si sono disputate undici tappe e Vingegaard ne ha vinte sei.
Vingegaard e Visma danno immediatamente la sensazione dello strapotere in gruppo. Al Gran Camiño hanno corso, gestito e vinto dettando i tempi della corsa. L’unica certezza è che il danese non teme i rivali: “Ho alcune gare in programma e non vedo l’ora di vincerle. Andrò alla Tirreno – Adriatico e poi alla Itzula, una delle mie gare preferite. Oggi ho attaccato a 3 chilometri dalla fine e nessuno è stato in grado di seguirmi. Le gambe hanno risposto bene e ora l’importante è non ammalarsi. Sento che la mia forma fisica c’è ed è in crescita. Direi che questo inverno è stato tutto quasi perfetto. Non ho saltato un allenamento e ho portato a termine tutti i programmi. Sono pronto per il prossimo anno”.
Parole che suonano come una minaccia. Il gran Camiño è stato un ottimo test in vista di una stagione resa ancora più impegnativa da quanto accaduto nello scorso inverno, quando le scelte di nove corridori del top team olandese, fra cui Roglic, hanno rimescolato le carte ma, per ora, non i rapporti di forza. Qualcosa di più si capirà alla Tirreno-Adriatico e alla Parigi – Nizza mentre il vero braccio di ferro è rimandato al Tour de France, vero obiettivo della stagione. Il danese va alla caccia di uno storico tris. Naturalmente sarà un Tour de France diverso rispetto allo scorso anno. Van Aert non sarà in squadra dopo essere stato presente e decisivo nelle due vittorie di Jonas al Tour, ma il danese è ancora più motivato dall’idea di dimostrare la sua forza anche con una squadra rivoluzionata. Quanto a Roglic, le idee sono chiare: “Sarà emozionante vedere come si svilupperà la gara al Tour e sarà anche una battaglia emozionante per me. Non sarà comunque solo lui il mio avversario. Nelle scorse edizioni ho dovuto sudare parecchio per avere la meglio su Pogacar, ma credo che anche Evenepoel possa essere indicato come uno dei grandi rivali da battere per vincere il prossimo Tour de France”.
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