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Ciclismo: Pogacar e le nuove sfide delle Strade Bianche tra sterrato e avventura

L’attesa per la Strade Bianche cresce, con la corsa che si prepara a tornare nel cuore della Toscana il prossimo 8 marzo. Questa manifestazione è conosciuta per il suo percorso unico, che unisce tratti di sterrato e panorami mozzafiato, tanto da essere definita la “classica del nord più a sud d’Europa”. Quest’anno, gli organizzatori hanno deciso di rendere la competizione ancora più avvincente, aumentando il numero dei tratti di sterrato, un cambiamento che promette di sfidare ciclisti e appassionati.

Aumento dei tratti di sterrato

Nella gara maschile, i ciclisti affronteranno 16 tratti di sterrato, per un totale di 81,7 km su 213 km complessivi. Nella prova femminile, ci saranno 13 tratti di sterrato, con 50,3 km su 136 km totali. Questa scelta non solo aumenta la difficoltà del percorso, ma rende anche la gara più interessante, con condizioni variabili e sfide diverse lungo il tracciato.

La piazza del Campo di Siena

L’arrivo dei ciclisti avverrà nella storica piazza del Campo di Siena, un luogo emblematico che rappresenta un simbolo dell’ospitalità e della tradizione toscana. Questo scenario non è solo un punto di arrivo, ma anche un richiamo per partecipanti e spettatori, sottolineando l’impegno degli organizzatori nel preservare l’identità della corsa.

I ciclisti da seguire

Tra i nomi più attesi c’è Tadej Pogačar, il fenomeno sloveno che ha vinto due Tour de France consecutivi nel 2020 e 2021. La sua partecipazione promette di attirare un gran numero di tifosi. Altri ciclisti di spicco nel panorama maschile includono Tom Pidcock, vincitore della Strade Bianche nel 2021, e Wout Van Aert, che potrebbe rendere la competizione ancora più accattivante.

Nella categoria femminile, cicliste come Annemiek van Vleuten ed Elisa Longo Borghini sono pronte a dare spettacolo, contribuendo alla crescente popolarità della corsa. Si prevede anche la partecipazione di ben 6500 ciclisti amatoriali nella Gran Fondo, il giorno successivo, a testimonianza dell’amore per il ciclismo e dell’attrazione che esercita questo evento.

In conclusione, la Strade Bianche non è solo una corsa, ma un viaggio attraverso il cuore della Toscana, unendo sport, cultura e tradizione. Con l’avvicinarsi della data, l’eccitazione cresce e tutti gli appassionati attendono con ansia di vivere un’altra indimenticabile edizione di questa manifestazione iconica.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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