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Ciclismo: Pogacar e le nuove sfide delle Strade Bianche tra sterrato e avventura

L’8 marzo 2024, il territorio senese si prepara ad ospitare uno degli eventi ciclistici più attesi dell’anno: la Strade Bianche. Questa competizione, definita la “classica del nord più a sud d’Europa”, è conosciuta per il suo affascinante percorso che alterna tratti di sterrato e asfalto, regalando ai ciclisti e agli spettatori un’esperienza unica. Quest’anno, il numero di tratti di sterrato è destinato ad aumentare, con 16 settori di sterrato per la prova maschile, coprendo 81,7 km su un totale di 213 km, e 13 settori di sterrato per la prova femminile, con 50,3 km sui 136 km complessivi.

Il percorso della Strade Bianche è rinomato non solo per la sua difficoltà, ma anche per la bellezza dei paesaggi toscani che attraversa. La storica piazza del Campo a Siena rappresenta un finale di gara mozzafiato, dove i ciclisti, dopo aver affrontato le insidie delle strade bianche, giungono a coronare il loro sforzo con un arrivo suggestivo e spettacolare. Quest’anno, l’attesa cresce ulteriormente grazie alla presenza di alcuni dei più grandi nomi del ciclismo mondiale.

I favoriti della gara

Mauro Vegni, direttore dell’area ciclismo di Rcs Sport, ha confermato che uno dei primi ad iscriversi è stato Tadej Pogačar, il fenomeno sloveno che ha già dimostrato il suo talento in numerose competizioni. Pogačar, che lo scorso anno ha vinto il Tour de France, è atteso come uno dei grandi favoriti per la vittoria, insieme a Tom Pidcock, vincitore della Strade Bianche nel 2022. Inoltre, si spera di vedere anche Wout Van Aert, la cui partecipazione è ancora da confermare, ma che è considerato uno dei ciclisti più forti del panorama attuale.

L’emozione della prova femminile

Non solo la gara maschile promette scintille: anche le atlete della prova femminile attireranno l’attenzione, con cicliste di altissimo livello pronte a darsi battaglia. La Strade Bianche femminile, che ha visto la sua prima edizione nel 2015, è diventata rapidamente uno degli eventi di punta del calendario ciclistico internazionale, attirando ogni anno le migliori atlete del mondo. Con un percorso che combina strade bianche e panorami mozzafiato, la competizione femminile continua a guadagnare popolarità e prestigio.

L’importanza dell’evento per gli amatori

Paolo Bellino, amministratore delegato e direttore generale di Rcs Sports & Events, ha sottolineato l’importanza di questo weekend, sia per le prove professionistiche che per la Gran Fondo in programma la domenica successiva. La Gran Fondo, un’ottima occasione per gli amatori, avrà un’affluenza prevista di ben 6.500 partecipanti, confermando la Strade Bianche come un evento che coinvolge non solo i professionisti, ma anche un vasto pubblico di appassionati.

Durante la presentazione dell’evento, l’ex ciclista Paolo Bettini ha condiviso la sua esperienza, sottolineando quanto sia speciale partecipare a una corsa del genere. “Ho partecipato solo a un’edizione di questa corsa spettacolare”, ha affermato Bettini. “Ma, a posteriori, sono certo che sarebbe stato uno dei miei obiettivi stagionali. L’albo d’oro parla da sé, con grandi campioni e grandi campionesse che si sono succeduti negli anni”. Le sue parole risuonano come un omaggio alla storia e alla tradizione della Strade Bianche, che ha visto passare sulle sue strade leggende del ciclismo come Fabian Cancellara, che ha vinto la corsa per ben tre volte, e la campionessa olandese Anna van der Breggen, che ha trionfato in diverse edizioni.

La Strade Bianche non è solo una corsa, ma un evento che celebra il ciclismo in tutte le sue forme, dalla professionalità alla passione degli amatori. Le strade bianche della Toscana, con il loro fascino e la loro sfida, rappresentano un palcoscenico unico per atleti e tifosi. Con un percorso che mette a dura prova anche i ciclisti più esperti, la competizione offre uno spettacolo avvincente, con emozioni che si susseguono fino all’ultimo chilometro.

Con l’approssimarsi della data, l’attesa cresce, e i preparativi sono in pieno svolgimento. I tifosi, sia locali che da ogni parte del mondo, si preparano a riunirsi per assistere a una corsa che promette di essere indimenticabile. La Strade Bianche è una celebrazione del ciclismo, un evento che unisce la bellezza dei paesaggi toscani con la passione per lo sport, creando un’atmosfera unica che ogni anno attira un pubblico sempre più vasto e appassionato.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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