L’incredibile parabola del Chievo Verona, dallo Scudetto sfiorato al fallimento, passando per la Champions League e le querelle legali. Tutte le tappe della vicenda e l’approdo finale.
Quella che stiamo per raccontare è una storia incredibile. Una storia che contiene al suo interno il sogno, la favola, l’apoteosi, l’incubo, il dramma e la rinascita. Tutti elementi che miscelati insieme sarebbero assolutamente in grado, di comporre un romanzo corposo e perché no una serie televisiva di successo. Parliamo della vicenda calcistica, economica a umana del Chievo Verona. I popolari “Mussi volanti”.
Una storia che prende le mosse che prende le mosse nel 1929, quasi cento anni fa, quando viene fondato da un gruppo di appassionato il club che prende il nome da una frazione di Verona. La storia dei gialloblu è una onesta, divertente e appassionante storia di provincia. La storia di un club che per circa quaranta anni veleggia nelle categorie minori finché, negli anni Sessanta, non viene rilevato da Luigi Campedelli il patron dei pandori Paluani. Campedelli, grande appassionato e illuminato dirigente, sviluppa il Chievo in modo graduale finché nel 1989 non centra un clamoroso approdo in Serie C
Il Chievo dei miracoli
Quello che accade tra il 1990 e la metà degli Anni Duemila è incredibile. Nel 1994 il Chievo sale in Serie B e appena sette anni dopo addirittura in Serie A. Serie A dove al suo esordio veleggia in testa al torneo almeno fino alla fine del girone di andata. Si parla perfino di Scudetto, per poi classificarsi, incredibilmente al quinto posto finale dietro solo alla Juventus di Del Piero e Zidane, alla Roma di Totti e Batistuta, all’Inter di Vieri e Ronaldo e al Milan di Maldini e Inzaghi.
È il Chievo che lancia il Campione del Mondo Simone Perrotta, è il Chievo di Gigi Del Neri è il Chievo dei “Mussi Volanti”. Il Chievo tra campioni e meteore che negli anni successivi veleggia spesso nei quartieri alti partecipando perfino alla Champions League e alla Europa League. Poi piano piano il miracolo diventa meno miracolo, il Chievo torna nei ranghi e piano piano torna in Serie B. Ma non è questo il peggio.
Dal fallimento di Luca Campedelli alla rinascita con Pellissier
Il peggio arriva nel 2021 quando in seguito ad inadempienze tributarie il Chievo non viene iscritto al Campionato di Serie B ed escluso da tutti i campionati professionisti. Qui accade l’incredibile. Da un lato Luca Campedelli, l’artefice del danno, tenta improbabili fusioni con altre società per mantenere il titolo sportivo.
Da un altro lato Sergio Pellissier, lo storico bomber e capitano del club, riparte dalla Terza Categoria e nel giro di pochi anni riporta il Chievo, anzi la Clivense, in Serie D. Nell’estate del 2024 l’ultimo tassello si incastra nel mosaico. Pellissier acquista all’asta il marchio ChievoVerona e dalla stagione 2024-2025 i Mussi volanti giocheranno in 4° serie con lo storico nome e lo storico marchio
