Il Bologna esce dal campo dell’Alvalade di Lisbona con la testa alta, dopo una prestazione che ha messo in risalto il valore della squadra, sebbene non sia riuscito a portare a casa la vittoria. Dopo il trionfo contro il Borussia Dortmund nella sua ultima apparizione casalinga, il Bologna ha sfiorato l’impresa in trasferta contro lo Sporting Lisbona, mostrando una determinazione e un gioco di squadra notevoli.
Un inizio promettente
Il match è iniziato sotto una buona stella per i rossoblù, che hanno aperto le danze con un gol di Pobega, autore di una prestazione sopra le righe. Nonostante l’assenza di alcuni elementi chiave, tra cui il difensore Beukema, che ha colpito una traversa nei primi minuti di gioco, il Bologna ha dimostrato di non avere paura dei padroni di casa, già in difficoltà a causa delle numerose assenze. I giocatori Gyokeres, Morita, Goncalves, Edwards, Quaresma e Santos erano tutti indisponibili, costringendo il tecnico italiano a rimaneggiare la formazione.
Prestazione audace
Il Bologna, guidato dall’allenatore Thiago Motta, ha mostrato un atteggiamento audace fin dall’inizio, alzando il pressing e cercando di rendere difficile la costruzione di gioco per gli avversari. Dopo solo cinque minuti, Beukema ha colpito la traversa con un colpo di testa, dimostrando che il Bologna era in partita e pronto a sfruttare ogni occasione. Tuttavia, un infortunio muscolare ha costretto Ferguson a lasciare il campo dopo solo dieci minuti, portando Moro a subentrare.
Il primo tempo ha visto il Bologna dominare il gioco e legittimare il vantaggio con un gol di Pobega al 21′. Su un corner battuto da Moro, Beukema ha staccato bene, ma il pallone è stato deviato da Pobega, che ha trovato il varco giusto per infilare il portiere avversario, Israel. Questo gol ha acceso l’entusiasmo tra i tifosi rossoblù, in trasferta a Lisbona, e ha messo in difficoltà la difesa dello Sporting, che non riusciva a trovare contromisure efficaci.
La reazione dello Sporting
Nella ripresa, la situazione è cambiata. Lo Sporting, spinto dal suo pubblico e dalla necessità di recuperare, ha alzato i ritmi di gioco. Gli ingressi di Quenda e Simoes hanno dato nuova linfa alla squadra di casa, che ha iniziato a pressare con maggiore insistenza. Le ammonizioni e il turn over hanno costretto l’allenatore italiano a rinunciare anche a Beukema e Holm.
Al 32′ minuto, la squadra portoghese ha finalmente trovato il modo di perforare la difesa rossoblù. Harder, subentrato a Gyokeres, ha realizzato il gol della parità con una spaccata sotto misura, anticipando il difensore Casale. L’esultanza del pubblico di casa è stata palpabile, mentre per il Bologna si è presentato un momento di difficoltà, con la pressione dello Sporting che è aumentata notevolmente.
Nonostante il pareggio, il Bologna ha avuto l’opportunità di riportarsi in vantaggio pochi minuti dopo. Ndoye ha avuto un contropiede che avrebbe potuto rivelarsi decisivo, ma la sua conclusione è finita alta, lasciando il risultato in parità. È un momento che potrebbe pesare nel finale di un match così combattuto.
Il Bologna chiude così il suo girone di Champions League con un terzo risultato utile consecutivo, dopo il pareggio in casa del Benfica e la vittoria contro il Borussia Dortmund. Questo dimostra un percorso di crescita significativo per la squadra, che ha saputo affrontare le difficoltà, nonostante le numerose assenze, e ha messo in mostra un gioco coraggioso e determinato.
Le prestazioni in Europa, sebbene non abbiano portato a una qualificazione, offrono spunti di speranza per il futuro. La capacità di mantenere un alto livello di gioco e di competere contro squadre di grande prestigio sarà fondamentale per il Bologna, che mira a riportare queste prestazioni anche in campionato. Con una mentalità così positiva e un organico in crescita, i rossoblù possono guardare al futuro con ottimismo, puntando a tornare in Europa nella prossima stagione.