La Champions League celebra l’andata dei primi due quarti di finale. La prima delle due notti stellate d’Europa prevede i primi 90’ di quella che tutti hanno identificato come la finale anticipata fra Real Madrid e Manchester City e l’incrocio fra Bayern Monaco e Arsenal. Entrambe le sfide hanno molto da raccontare.
Le italiane sono già fuori dai giochi ma a rappresentare la nostra nazione c’è Re Carlo Ancelotti, che in Champions ha la sua riserva di caccia. A prescindere dal risultato, il tecnico di Reggiolo scriverà ancora una volta la storia della competizione. Al fischio di inizio di Real Madrid – Manchester City il tecnico italiano diventerà il primo allenatore a raggiungere le 200 panchine in questa competizione. Record su record. Il 64enne era già diventato il primo a vincere la Coppa dei Campioni per la quarta volta nel 2022 e poi, quando nella passata stagione il Real aveva affrontato il City nel ritorno della semifinale, aveva superato Sir Alex Ferguson per numero di partite complessive da allenatore. Tuttavia, questo traguardo è probabilmente l’unico che Ancelotti abbia voglia di ricordare. In quella occasione la squadra di Pep Guardiola si è imposta 4-0.
Parlare di finale anticipata non è comunque insensato. Chi è uscito indenne da questo incrocio, nelle ultime due edizioni, si è portato a casa il trofeo. Nel 2021 – 2022 il Real ha passato il turno in semifinale (3-4 all’Etihad 3-1 al Bernabeu) e poi ha vinto con il Liverpool in finale. Nella scorsa stagione il City si è sbarazzato dei Campioni in carica con un 5-1 complessivo (1-1 al Bernabeu, 4-0 in casa) nella semifinale centrando poi la vittoria e il triplete contro l’Inter.
Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Il sorteggio non ha sorriso all’Arsenal che ha pescato il Bayern di Harry Kane, attaccante che ha scritto la storia del derby da North London. L’ex centravanti del Tottenham, che ha scelto il Bayern per vincere, si ritrova a giocarsi il passaggio del turno alle semifinali di Champions League contro avversari ben conosciuti. Tutto lascia credere che Harry Kane possa tornare ad agitare i sonni dei tifosi dei gunners, messi a dura nell’ultimo decennio quando l’attaccante della nazionale inglese giocava e segnava con il Tottenham. C’è riuscito per ben 14 volte in 17 partite di Premier League. Cambiando paese la vena realizzativa di Kane è rimasta pressoché immutata e la sensazione è che non sarà facile per l’Arsenal arginare l’ex attaccante del Tottenham che in questa stagione ha già segnato 31 gol in campionato.
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