Categories: News

Cerioni contro la Fis: una decisione ingiusta che scuote il mondo della scherma

Stefano Cerioni, ex commissario tecnico della nazionale di fioretto maschile e femminile, ha recentemente espresso la sua profonda delusione e incredulità riguardo alla decisione della Federazione Italiana Scherma (FIS) di non confermarlo nel suo incarico. In un post sui social media, Cerioni ha definito questa scelta come “ingiusta, sbagliata e illogica”, sollevando interrogativi sulla gestione e sulla visione sportiva della federazione.

Cerioni ha guidato la nazionale dal 2021 fino alla scorsa settimana, portando a casa risultati straordinari. Sotto la sua direzione, gli atleti italiani hanno conquistato:

  1. 64 medaglie d’oro
  2. 42 medaglie d’argento
  3. 46 medaglie di bronzo

In totale, Cerioni ha contribuito a raggiungere 152 podi tra Coppa del Mondo, Campionati Europei, Mondiali e Olimpiadi. Questi numeri parlano chiaro: Cerioni ha costruito un team vincente, capace di competere ai massimi livelli internazionali.

Nel suo intervento, Cerioni ha voluto sottolineare il valore del lavoro e del rispetto, non solo per se stesso, ma anche per tutti coloro che hanno collaborato con lui. “La vanità non mi appartiene, il lavoro sì”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza dell’impegno collettivo che ha caratterizzato la sua gestione. Ha aggiunto che il successo è il risultato di uno sforzo comune, esprimendo il suo rispetto morale e professionale verso atleti, maestri e membri dello staff.

Cerioni ha anche toccato un punto cruciale, affermando: “La competizione fa parte della mia vita da mezzo secolo”. Con questa frase, l’ex ct non solo rivendica il suo lungo percorso nel mondo della scherma, ma anche la sua passione e dedizione per uno sport che ha rappresentato una parte fondamentale della sua esistenza. Ha chiarito che la competizione deve avvenire in un contesto sano e corretto, dove l’avversario si trova “di fronte” e non “dentro casa”, alludendo a dinamiche interne alla federazione che, a suo avviso, hanno influenzato negativamente la sua posizione.

In un momento di grande incertezza, Cerioni ha parlato di “scommesse” fatte dalla federazione, un termine inappropriato in un contesto sportivo dove i valori dovrebbero prevalere su giochi di potere e manovre politiche. La sua affermazione mette in evidenza un problema più ampio: la gestione delle federazioni sportive italiane è spesso segnata da conflitti interni e decisioni che possono apparire più come frutto di strategie politiche piuttosto che di valutazioni basate sul merito.

Cerioni ha voluto anche rendere omaggio al gruppo di lavoro che ha creato insieme ai suoi atleti e collaboratori, definendolo “compatto e granitico”. Questo spirito di squadra è stato fondamentale per raggiungere traguardi che solo l’Italia può vantare nel panorama mondiale della scherma. “Lascio il fioretto molto meglio di come l’ho trovato”, ha affermato con orgoglio, segno di una crescita e di un miglioramento tangibile sotto la sua guida.

La sua posizione solleva interrogativi importanti sul futuro della scherma italiana. La FIS, come molte federazioni sportive, si trova di fronte a sfide significative, sia in termini di performance che di governance. La scelta di non riconfermare un tecnico che ha portato risultati così straordinari può essere vista come una mancanza di visione strategica. La scherma, come sport di alto livello, richiede una continuità di progetto e un ambiente di lavoro motivante e stimolante.

Stefano Cerioni ha svolto un ruolo cruciale non solo nella formazione degli atleti, ma anche nella promozione della scherma come disciplina e nel rafforzamento dell’identità sportiva italiana. La sua esperienza e i successi ottenuti rendono difficile giustificare una decisione che può sembrare più dettata da fattori esterni che da una reale necessità di cambiamento.

In un contesto in cui l’Italia si prepara ad affrontare nuove sfide internazionali, le parole di Cerioni risuonano come un appello a riflettere sull’importanza di mantenere la qualità e l’integrità nelle scelte sportive. La scherma italiana, con la sua lunga e orgogliosa tradizione, ha bisogno di figure come Cerioni, capaci di ispirare e guidare le nuove generazioni verso il successo, nell’ottica di un rinnovato impegno per il futuro.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

Recent Posts

Motta: un finale di sofferenza che ci ha premiati

La Juventus continua il suo cammino vincente in Serie A, mettendo a segno la quarta…

13 minuti ago

Italia sfida l’Ungheria e perde 67-71: un passo indietro nelle qualificazioni agli Europei di basket

L'atmosfera al PalaCalafiore di Reggio Calabria era carica di emozioni, con 7.000 tifosi pronti a…

14 minuti ago

Motta: abbiamo avuto la forza di soffrire e chiudere la partita

La Juventus continua la sua marcia trionfale nel campionato di Serie A, ottenendo una vittoria…

28 minuti ago

Italia sfida l’Ungheria e perde 67-71 nelle qualificazioni agli Europei di basket

L'ultimo incontro delle qualificazioni ai FIBA EuroBasket 2025 ha visto la Nazionale italiana di basket…

29 minuti ago

Motta: la chiusura sfuggita e il coraggio di soffrire

La Juventus ha ottenuto un'importante vittoria nella trasferta contro il Cagliari, conquistando tre punti fondamentali.…

42 minuti ago

Sconfitta inaspettata: l’Italia cede all’Ungheria nelle qualificazioni agli Europei di basket

L'atmosfera al PalaCalafiore di Reggio Calabria è stata carica di emozioni, con circa 7.000 tifosi…

42 minuti ago