Il tiro a volo italiano ha vissuto una giornata memorabile a Nuova Delhi, dove si sono svolte le finali di Coppa del Mondo, l’ultimo grande appuntamento dell’anno per questa disciplina. L’Italia ha brillato nello Skeet maschile grazie alla straordinaria performance di Tammaro Cassandro, il tiratore campano di Capua, che ha conquistato l’oro. Cassandro, che vanta una tradizione familiare di successo grazie allo zio Ennio Falco, oro olimpico ad Atlanta 1996, ha dimostrato di essere un degno erede di tale legacy.
Nel corso delle qualificazioni, Cassandro ha mostrato grande precisione, segnando un impressionante 124 su 125, per poi affrontare un impegnativo spareggio che gli ha assegnato il dorsale. Nonostante un inizio di finale non perfetto, con due errori nella prima rotazione, Cassandro ha saputo recuperare e prendere il giusto ritmo, commettendo solo un altro errore nei tiri successivi. Questo gli ha permesso di entrare in un avvincente duello per l’oro contro un altro azzurro, Gabriele Rossetti, poliziotto pistoiese e già oro olimpico individuale a Rio de Janeiro e nel Mixed Team a Parigi.
Il confronto con Rossetti è stato appassionante, iniziando con quest’ultimo in vantaggio di un piattello. Tuttavia, due errori commessi da Rossetti sulle pedane quattro e cinque hanno offerto a Cassandro l’opportunità di superarlo. Alla fine, Cassandro ha chiuso la gara con un punteggio di 57 su 60, conquistando così l’oro, mentre Rossetti ha ottenuto l’argento con 56 su 60.
Cassandro ha espresso grande soddisfazione per questo successo, affermando che “questo oro mi conforta tantissimo”. Dopo la delusione del quarto posto ai Giochi di quest’estate, questa vittoria rappresenta un’importante conferma delle sue capacità. Ha inoltre dedicato il risultato alla sua famiglia, alla moglie Samara e al figlio Francesco, sottolineando l’importanza di concludere la stagione 2024 con un sorriso.
Ma non è stato solo il settore maschile a portare onore all’Italia. Anche nelle competizioni femminili, le atlete italiane hanno fatto parlare di sé. Diana Bacosi, due volte campionessa olimpica, ha vissuto una gara intensa nello Skeet. Nonostante quattro errori commessi nella seconda rotazione che sembravano compromettere le sue possibilità, Bacosi è riuscita a riprendersi e a competere per l’oro con l’americana Samantha Simonton. Alla fine, Bacosi ha dovuto accontentarsi dell’argento, con un punteggio finale di 54 contro i 56 della Simonton.
Nella competizione del Trap femminile, l’azzurra Erika Sessa ha conquistato il secondo posto, battuta dalla sanmarinese Alessandra Perilli, ex azzurra che ha già dimostrato il suo valore vincendo un argento e un bronzo ai Giochi di Tokyo 2020. La finale ha visto Perilli superare Sessa con un punteggio di 45-39. Un’altra azzurra, Silvana Stanco, vicecampionessa olimpica a Parigi, si è classificata sesta, dimostrando la competitività e l’alto livello del tiro a volo italiano.
Questi risultati confermano la solidità e la qualità della scuola italiana nel tiro a volo, capace di produrre campioni che si distinguono a livello mondiale. Alcuni aspetti tecnici del successo italiano possono essere attribuiti al costante lavoro di perfezionamento tecnico e mentale degli atleti, oltre all’esperienza accumulata attraverso competizioni internazionali di alto livello. La preparazione è cruciale in uno sport che richiede precisione assoluta e capacità di concentrazione sotto pressione. La tradizione italiana in questo sport è arricchita da un forte supporto federale, che fornisce agli atleti le risorse e gli allenamenti necessari per eccellere.
Con tali premesse, il futuro del tiro a volo italiano appare luminoso, e le recenti vittorie a Nuova Delhi sono solo l’inizio di nuovi successi che sicuramente arriveranno nelle prossime stagioni.
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