Caso Bernabé: Lotito difende la Lazio con una provocazione audace

La controversia recente che ha coinvolto la Lazio e il suo falconiere spagnolo, Juan Bernabé, ha acceso un acceso dibattito tra i tifosi e i vertici della società biancoceleste. Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha espresso con fermezza la sua posizione riguardo alla condotta inaccettabile di Bernabé, il quale ha pubblicato una foto provocatoria su X, la piattaforma social precedentemente nota come Twitter, mostrando una protesi peniena.

La posizione di Lotito

Intervenendo ai microfoni di ‘La Zanzara’ su Radio 24, Lotito ha sottolineato l’importanza di mantenere un certo decoro e rispetto per l’immagine della Lazio, una società quotata in borsa che deve agire in modo responsabile. “C’è un provvedimento preso dal collegio del codice etico che obbliga ad intervenire immediatamente”, ha affermato il presidente, evidenziando la necessità di un’azione decisiva in seguito al comportamento di Bernabé.

Il ruolo del falconiere

Il falconiere non è solo una figura professionale, ma un rappresentante della Lazio, e il suo comportamento ha avuto ripercussioni significative. Lotito ha sottolineato che, avendo Bernabé un ruolo pubblico che lo porta a interagire con bambini e famiglie, la sua condotta è inaccettabile. “Se fai il falconiere e porti l’aquila, non vai a dire in giro che devi eiaculare due volte al giorno”, ha dichiarato, evidenziando l’inadeguatezza di tali affermazioni nel contesto di una figura pubblica.

La complicazione della situazione

La questione si complica ulteriormente con l’intervento del medico Gabriele Antonini, che ha impiantato la protesi a Bernabé. Lotito ha espresso il suo disappunto per l’operato del medico, insinuando che Antonini potrebbe aver condotto l’intervento per motivi pubblicitari piuttosto che per il benessere del paziente. “Semmai il contrario. Mi dicono che sono arrivate una marea di richieste di fare quella stessa operazione”, ha affermato, lasciando trasparire la sua incredulità di fronte a quanto accaduto.

La reazione della tifoseria

In questo contesto, è interessante notare come la curva della Lazio, nota per il suo fervore e la sua passione, ha emesso un comunicato molto critico nei confronti di Bernabé. Il messaggio dei tifosi è chiaro: non tollereranno comportamenti che possano danneggiare l’immagine della loro squadra. Lotito ha affermato che i tifosi sono anche genitori e, pertanto, hanno diritto a un certo standard di comportamento da parte di chi rappresenta la società.

La decisione di licenziare Bernabé non è stata presa alla leggera. “Non sono io che posso decidere. La curva ha fatto un comunicato pesantissimo”, ha detto Lotito, evidenziando come la reazione della tifoseria abbia avuto un peso significativo nella sua scelta. Inoltre, ha rimarcato che Bernabé non è un dipendente della Lazio, ma un fornitore, il che implica che la sua posizione è più fragile rispetto a un membro ufficiale dello staff.

Lotito ha concluso il suo intervento con un chiaro messaggio: le regole esistono e devono essere rispettate da tutti, a partire da lui stesso. L’accaduto evidenzia la necessità di vigilare su comportamenti che possano compromettere l’immagine della società. La Lazio, con un passato ricco di successi e un futuro da costruire, non può permettersi di abbassare la guardia.

In un momento in cui il calcio italiano sta affrontando numerose sfide, sia sul campo che fuori, la Lazio si trova a dover gestire una crisi di immagine. La speranza è che episodi come quello di Bernabé possano servire da monito per tutti coloro che operano nel mondo del football, affinché si mantenga un comportamento consono e rispettoso non solo nei confronti della propria squadra, ma anche nei confronti dei tifosi e della comunità.