Caso Bernabé: Lotito difende la Lazio con una battuta provocatoria

Il recente caso Bernabé ha scosso il mondo del calcio, portando alla ribalta la figura di Juan Bernabé, il falconiere della Lazio. Le sue azioni, in particolare la condivisione di una foto di una protesi peniena su X, hanno suscitato polemiche e critiche, culminando nelle forti dichiarazioni del presidente Claudio Lotito. Quest’ultimo ha espresso il suo disappunto in un’intervista a ‘La Zanzara’ su Radio 24, evidenziando l’importanza della responsabilità e del comportamento adeguato, soprattutto in un contesto come quello della Lazio, una società quotata in borsa.

La responsabilità di un ruolo pubblico

Lotito ha chiarito che un provvedimento del collegio del codice etico obbliga a intervenire in situazioni come questa. “Il falconiere non doveva fare queste cose”, ha affermato, sottolineando che Bernabé lavora con bambini di 9-10 anni e che il suo comportamento non è in linea con le aspettative della sua posizione. La sua dichiarazione mette in evidenza come ogni figura pubblica debba mantenere un comportamento che rispetti gli standard richiesti, specialmente quando si interagisce con i più giovani.

Critiche al medico e alla situazione paradossale

Non solo Bernabé è stato al centro delle critiche, ma anche il medico Gabriele Antonini, che ha eseguito l’operazione. Lotito ha insinuato che Antonini avrebbe realizzato l’intervento gratuitamente per farsi pubblicità. “Io risarcire lui? Semmai il contrario”, ha dichiarato, evidenziando come le richieste di operazioni simili da parte dei tifosi siano aumentate in modo esponenziale. Le sue parole, “Questa è la Lazio, mica stiamo a parlà de Cicciolina!”, hanno sottolineato la necessità di mantenere il rispetto e la serietà.

Un tema di rilevanza sociale e culturale

Le dichiarazioni di Lotito non si sono fermate qui. Ha affrontato anche il tema del credo fascista di Bernabé, che ha suscitato ulteriori polemiche. “Meglio un pisello che un saluto romano? Questo lo dite voi, a casa mia non funziona così”, ha risposto, ponendo l’accento su questioni di maggiore rilevanza sociale e culturale. Inoltre, ha ribadito che un falconiere deve dedicarsi all’aquila e non comportarsi come un attore in giro.

La curva della Lazio ha emesso un comunicato per esprimere il proprio disappunto nei confronti di Bernabé, evidenziando come il comportamento del falconiere non sia accettabile, soprattutto considerando che i tifosi sono anche genitori. Lotito ha affermato: “Se non ha capacità di intendere e volere allora deve essere internato”, lasciando intendere che non c’è spazio per comportamenti irresponsabili in una posizione così visibile.

La vicenda di Bernabé solleva interrogativi sul confine tra libertà di espressione e responsabilità professionale, un tema di grande attualità. La Lazio, una delle squadre più emblematiche del calcio italiano, si trova ora a gestire le conseguenze di un episodio che ha toccato aspetti sportivi, sociali e culturali.

In conclusione, le dichiarazioni di Lotito non solo difendono la reputazione della Lazio, ma inviano anche un messaggio chiaro a tutti coloro che lavorano con la società: ogni azione ha delle conseguenze e il rispetto per il club e i suoi valori deve sempre venire prima di tutto. La Lazio, simbolo non solo nel calcio, ma anche nella comunità, merita di essere rappresentata in modo adeguato e dignitoso.

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