Era un giorno atteso da molti, il ritorno di Casey Stoner, due volte campione del mondo di MotoGP, che ha finalmente messo piede di nuovo in pista dopo un lungo periodo di assenza. Era dal 2015, precisamente dalla leggendaria 8 Ore di Suzuka, che il pilota australiano non correva una moto. Il suo ritorno ha coinciso con la Champions Charity Race all’Eicma 2024, dove si è esibito su una Beta RR Enduro 300 2 tempi, dimostrando ancora una volta il suo inconfondibile stile di guida. In questa occasione, Stoner ha condiviso la pista con altri nomi illustri del motociclismo, come Jonathan Rea, Troy Bayliss e Loris Capirossi, offrendo uno spettacolo che ha riempito di emozione i cuori dei fan.
Stoner ha commentato l’esperienza, sottolineando che, sebbene fosse bello tornare a correre per una causa benefica, la mancanza di allenamento si è fatta sentire. “Non ho una grande autonomia”, ha dichiarato, ma il “feeling” con la moto era ancora lì. La sua passione per il motociclismo è evidente, ma il rientro ha sollevato interrogativi sulla sua attuale visione della MotoGP, campionato che segue con meno assiduità rispetto al passato. Nonostante ciò, Stoner ha dimostrato di essere sempre attento alle dinamiche del campionato e alle prestazioni dei piloti.
Un tema ricorrente nelle sue dichiarazioni è quello della rivalità tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Stoner ha evidenziato come la situazione attuale sia simile a quella dell’anno scorso, ma con i ruoli invertiti: ora è Bagnaia a inseguire Martin. Ha notato che entrambi i piloti riescono a spingere al limite le loro moto in maniera più semplice rispetto ad altri, specialmente nella gara lunga, mentre le Sprint non sembrano entusiasmarlo. Stoner non ha usato mezzi termini per esprimere il suo disinteresse per le gare Sprint, affermando che non ritiene che queste debbano sostituire le tradizionali gare della domenica.
Le sue osservazioni si sono poi concentrate su Bagnaia, che ha raggiunto un gruppo di leggende del motociclismo vincendo dieci gare in una sola stagione. Stoner ha elogiato il lavoro di Bagnaia, sottolineando la sua crescita costante come pilota e il miglioramento delle prestazioni della Ducati. Nonostante la situazione di crisi che la Ducati potrebbe affrontare con la possibile partenza di Bagnaia, Stoner ha voluto porre l’accento su Jorge Martin, il quale ha dimostrato una fedeltà alla Ducati che meriterebbe di essere ripagata con un posto nel team ufficiale.
Stoner ha espresso la sua preoccupazione per il trattamento riservato a Martin, sostenendo che sia ingiusto che un pilota che ha dato così tanto alla casa di Borgo Panigale possa perdere un’opportunità così importante in favore di un nome come Marc Marquez. “Non credo sia corretto che sia stato scelto al posto di Martin o Bastianini”, ha dichiarato, evidenziando la frustrazione di chi lavora duramente per raggiungere il successo e vede qualcuno che arriva e occupa il suo posto.
Riguardo alla situazione interna della Ducati, Stoner ha dichiarato che sarà interessante vedere come gestiranno le dinamiche tra Bagnaia e Marquez. Ha sottolineato che la forza mentale di Bagnaia sarà fondamentale per affrontare questa nuova rivalità, ma che le scelte strategiche della Ducati giocheranno un ruolo cruciale nel determinare il successo del team.
Parlando delle altre case motociclistiche, Stoner ha notato che la Yamaha sta migliorando, mentre la Honda sembra essere in un periodo di stagnazione. Ha espresso la sua opinione sul fatto che le regole attuali stiano favorendo i costruttori europei a discapito di quelli giapponesi, evidenziando la necessità di stabilità nelle normative per consentire a tutti i team di competere equamente.
Infine, il tema della sicurezza è emerso quando Stoner ha commentato l’incidente di Jack Miller a Sepang, sottolineando l’importanza dei caschi Nolan, di cui è un testimonial di lunga data. Ha parlato di come la sicurezza sia sempre stata una priorità e dei miglioramenti continui nella tecnologia dei caschi.
Con il campionato che avanza, Stoner ha lasciato intendere che il titolo di campione del mondo meriti di andare a Martin, ma ha anche riconosciuto la determinazione di Bagnaia e la volontà della Ducati di mantenere il numero uno. Sarà interessante vedere come si sviluppano le prossime gare e quale sarà l’esito di questa intensa battaglia per il titolo.
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