Il campionato di Serie A si arricchisce di un nuovo capitolo nella sfida tra le grandi. L’Inter riesce a strappare tre punti cruciali all’Olimpico, imponendosi su una Roma apparsa spaesata e priva di mordente. Il protagonista assoluto del match è Lautaro Martinez, che con il suo gol decisivo non solo regala la vittoria ai nerazzurri, ma entra nella storia del club diventando il miglior marcatore straniero di sempre, al pari di un’icona del dopoguerra come l’ungherese Nyers.
L’Inter, che si presenta a Roma con l’obiettivo di ridurre il gap dal Napoli capolista, si ritrova a dover fare i conti con una serie di imprevisti che avrebbero potuto compromettere la serata. Gli infortuni di Calhanoglu e Acerbi rappresentano due colpi duri per Simone Inzaghi, costretto a ripensare rapidamente la formazione in campo. Calhanoglu, in particolare, deve lasciare il campo già al 12’ per una contrattura all’adduttore della coscia sinistra, mentre Acerbi lo segue poco dopo. In un centrocampo già privo di alternative come Zielinski e Asllani, è Barella a dover adattarsi al ruolo di regista, mentre Frattesi viene chiamato a dare il suo contributo dalla panchina.
Nonostante queste difficoltà, l’Inter mantiene il controllo della partita. La Roma, appesantita dalla contestazione dei tifosi e con una curva sud entrata in ritardo di 15 minuti, fatica a trovare il ritmo giusto. Il tecnico giallorosso Juric schiera un modulo 3-4-2-1, con Dybala che rientra in squadra, ma la manovra resta impantanata e poco incisiva. Le fasce, presidiate da Zalewski e Celik, non riescono a dare il supporto necessario, e il gioco si affida troppo spesso alle giocate individuali di Dybala.
La partita si accende con la prima conclusione potente di Thuram, che mette alla prova i riflessi del portiere romanista Svilar. È un segno di una possibile pioggia di occasioni nerazzurre, ma la serata prende una piega strana con gli errori del portiere Sommer. Tuttavia, l’Inter riesce a mantenere la concentrazione e, nonostante i cambi obbligati, continua a gestire il possesso palla. L’episodio chiave arriva nella ripresa, quando un errore difensivo della Roma permette a Frattesi di rubare palla a Zalewski e lanciare Lautaro verso la porta. Celik, nel tentativo di recuperare il pallone, finisce per fornire un assist involontario all’attaccante argentino, che non si lascia sfuggire l’opportunità e realizza il gol della vittoria.
La reazione della Roma è più emotiva che concreta. Juric tenta di rimescolare le carte inserendo Baldanzi per Zalewski, spostando Dybala e Pellegrini in una posizione più avanzata. Tuttavia, questo sbilancia ulteriormente la squadra, concedendo all’Inter ampi spazi per le ripartenze. Thuram non riesce a sfruttare al meglio le occasioni, mentre Svilar si oppone con bravura a Dumfries in due occasioni.
Nel finale, la Roma tenta un ultimo assalto, ma Sommer si dimostra attento su un sinistro di Soulé, mantenendo inviolata la porta interista. L’Inter, pur con qualche affanno e diverse difficoltà, porta a casa una vittoria preziosa che la riporta a soli due punti dal Napoli, rilanciando le ambizioni di un campionato ancora lungo e ricco di insidie. La serata si chiude con la consapevolezza che, nonostante gli ostacoli, la squadra di Inzaghi ha la forza e la determinazione per lottare ai vertici. Lautaro, con il suo record, si conferma un leader imprescindibile per i nerazzurri, pronto a trascinare i compagni verso nuovi traguardi.
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