Il matrimonio tra Gianluigi Donnarumma e il Paris Saint-Germain è stato pieno di alti e bassi.
Un’avventura, quella del Capitano della Nazionale italiana in terra francese, che già dai primi giorni dell’estate 2021 non è stata idilliaca, per svariati motivi. Nonostante fosse arrivato a Parigi da Campione d’Europa in carica, oltre che da miglior giocatore del torneo, la pioggia di critiche piovutegli addosso per la scelta di passare a parametro zero dal Milan al PSG non l’ha mai fatto stare tranquillo. Donnarumma è stato spesso bersaglio di critiche e di insulti per situazioni extra campo, soprattutto quando si è ritrovato a giocare a San Siro, in quello che per anni è stato il suo stadio e che ora è diventato un catino bollente incapace di accoglierlo.
Negli anni al PSG Gigio Donnarumma si è tolto grandi soddisfazioni, soprattutto in ambito francese, raramente è stato messo in discussione e ha avuto continuità nel ruolo di titolare nonostante alcune prestazioni sottotono. Già lo scorso anno, il primo di Luis Enrique alla guida dei parigini, per il portiere italiano non è stato semplice trovare continuità di rendimento e gli svariati errori commessi l’hanno sempre tenuto sulla graticola.
In questa stagione la situazione è nettamente peggiorata con l’arrivo di Matvey Safonov, portiere russo anche lui classe 1999 che il PSG ha acquistato per venti milioni di euro dal Krasnodar. Il nuovo acquisto ha subito avuto un buon feeling con il tecnico spagnolo, che gli ha riconosciuto grandi qualità con i piedi, elemento chiave del gioco di Luis Enrique. Feeling che ha portato a mettere in discussione Donnarumma, finito spesso in panchina.
La stagione di Gigio Donnarumma sta diventando un continuo alternarsi tra titolarità e panchina, una situazione che sicuramente non fa bene a lui ma che non sta facendo bene neanche al Paris Saint-Germain. Tre volte su cinque titolare in Champions League, otto su dodici in Ligue 1. Sei partite su diciassette in cui non ha visto il campo, praticamente il 30% delle gare disputate fin qui.
Nell’ultima sfida di Champions League, persa dal PSG 1-0 contro il Bayern Monaco, Luis Enrique ha scelto di schierare Safonov dal primo minuto. Il portiere russo si è reso poi sfortunato protagonista sul gol di Kim, rete che poi è valsa la vittoria ai bavaresi. Interrogato sulla scelta fatta e quindi sulla panchina di Donnarumma, Luis Enrique ha risposto quasi stizzito ai microfoni di Canal+.
“Faccio la mia formazione in base a ciò che vedo in campo, a ciò che è meglio per la squadra e a quello che farà l’avversario. È evidente che il Bayern è una squadra che ci somiglia molto, con una pressione molto alta, quindi avremo bisogno del nostro portiere per uscire da questa pressione. Sul gol la responsabilità è globale, è di tutta la squadra, per le cose buone o cattive. Non dobbiamo cercare qualcuno da incolpare. Non possiamo cercare eroi o colpevoli”.
Una situazione che sta degenerando settimana dopo settimana, e che non può escludere un addio di Donnarumma a fine stagione. Un addio che avrebbe del clamoroso.
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