Caos Milan, la polemica arriva fino agli USA: rossonero nel mirino

Scoppia il caos in casa Milan: nel mirino finisce un giocatore del Diavolo, con la polemica che ormai è dilagata addirittura negli Stati Uniti.

Calcio e politica, spesso, possono andare anche a braccetto: la notorietà di uno sport come il football è talvolta un pretesto per far sfociare il tutto in dinamiche che, in realtà, poco c’entrano con il calcio giocato. È quello che sta succedendo in queste ore all’attaccante dell’AC Milan, Christian Pulisic: l’ex Chelsea è finito nel mirino delle critiche in seguito alla tanto discussa esultanza in occasione della rete siglata con la maglia della sua Nazionale (per l’appunto, gli Stati Uniti) nel match contro la Giamaica.

Il giocatore rossonero, per celebrare il gol in questione, ha ballato la cosiddetta “Trump Dance”, ossia una danza che in queste settimane è divenuta virale con la rielezione a presidente degli Stati Uniti d’America di Donald Trump. A molti, questo non è piaciuto, considerando quella che è stata la reazione di parte del dibattito pubblico in seguito al ritorno alla Casa Bianca del Taycoon a stelle e strisce. In particolare, è il giudizio da parte di Tim Howard (storico portiere della nazionale statunitense) ad accentuare quelle che sono le polemiche attorno a Pulisic.

Milan, Pulisic nel mirino per la “Trump Dance”: il giudizio è pesantissimo

Polemiche pesanti nei confronti del trequartista di proprietà del Milan, Christian Pulisic, in seguito all’esultanza alla “Trump Dance” di quest’ultimo nella sfida contro la Giamaica.

Christian Pulisic nel caos: c'entra Donald Trump
Christian Pulisic nel caos: c’entra Donald Trump – Screenshot Canale You Tube Milan – wigglesport.it

Il gesto ha evidentemente mandato su tutte le furie l’ex simbolo della Nazionale USA, Tim Howard, che non si è risparmiato nel criticare il giocatore sulle colonne del Daily Mail.

“Ballare imitando Donald Trump è stupido. Perché? Perché, che si tratti del Presidente degli Stati Uniti o del mio vicino di casa, non sosterrei mai qualcuno che ritengo razzista. Non lo glorificherei”.

Un giudizio pesantissimo da parte di Howard, a dimostrazione di come il calcio, spesso, possa divenire teatro anche di discussione extra campo e, dato un evento così importante come l’elezione del presidente degli Stati Uniti d’America, non sarebbe potuto essere altrimenti.

Al momento, non è arrivata alcuna replica da parte di Pulisic, che in queste ore ha fatto ritorno a Milano per ritornare a disposizione del tecnico del Diavolo, Paulo Fonseca, in vista dei prossimi impegni di Serie A e non solo.

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