La Ferrari è di nuovo nel caos per la nuova umiliazione subita da Carlos Sainz. Il pilota spagnolo deve fare i conti con una situazione difficile
Il futuro di Sainz non è ancora chiaro, almeno per quanto concerne il 2025 e tutto questo non può lasciarlo sereno. I discorsi sul rinnovo non sembrano procedere nella migliore direzione e ora ci si mette anche Leclerc.
Il Gran Premio del Brasile ha portato in dote solamente un sesto posto alla Ferrari, orfana subito di Charles Leclerc. La scuderia di Maranello si è dovuta accontentare del piazzamento di Sainz, alle spalle delle due Aston Martin, di Perez, Norris e Verstappen. Appena 8 punti che sono serviti ad allungare sul compagno di squadra a +22 (192 a 170), ribadendo che in questa stagione il #55 è il migliore dei due.
Come avvenuto nella prima stagione trascorsa in rosso, anche quest’anno è Sainz a primeggiare nella classifica piloti, soprattutto in virtù di una condotta di gara spesso più consistente. Ad Interlagos il povero monegasco non ha potuto dire la sua per colpa di un problema idraulico sopraggiunto addirittura durante il giro di formazione, che lo ha visto schiantarsi contro il muro dopo aver perso il controllo della sua SF-23.
Quello che però non piace a Sainz è il trattamento all’interno del box. Le strategie che di solito vengono studiate dal team mirano spesso a favorire il #16, nonostante poi la pista dica altro.
Ferrari, Sainz messo in disparte: Vasseur appoggia sempre Leclerc
La stampa spagnola, al fianco di Sainz, è infastidita anche per il trattamento del figlio d’arte, ancora in bilico per il 2025. Il rinnovo di contratto di Leclerc è quasi ormai fatto, mentre per il madrileno si naviga ancora in alto mare. Vasseur, da quando ha messo piede a Maranello, non sta nascondendo il suo appoggio per il monegasco, nonostante poi classifica e rendimento dicano altro.
Sainz non ha quasi mai avuto i vantaggi di strategia tra i due, a differenza di quanto avveniva con Mattia Binotto. L’unico a vincere una gara in questo 2023 è stato lui, a Singapore, ma questo sembra non avere un peso nemmeno per l’allungamento dell’attuale accordo contrattuale. Ormai sembra quasi scontato che al termine della prossima stagione lo spagnolo finisca in qualche altro team, sempre di alto livello.
Forse un peccato per il Cavallino Rampante, che proprio non riesce a trarre il massimo da un attacco a due punte.
