Calcio

Calcioscommesse, Corona fa altri tre nomi, Fagioli confessa

Calcioscommesse, Corona grida alla censura della Rai e parla di altri tre calciatori coinvolti. Fagioli, nel frattempo, ha raccontato tutto e iniziato il suo percorso di recupero.

Non sembra volersi placare l’onda del calcioscommesse. Ogni giorno la storia si arricchisce di nuovi dettagli e la sensazione è che non tutto sia stato ancora svelato. Nel frattempo, però, ci sono due importanti novità. La prima che coinvolge uno dei personaggio maggiormente in vista in questi giorni, vale a dire Fabrizio Corona, l’altra il primo calciatore a confessare la sua colpevolezza, Nicolò Fagioli della Juventus.

Calcioscommesse: Corona e i tre nuovi nomi

Da giorni ormai Fabrizio Corona è sotto i riflettori per le sue rivelazioni legate allo scandalo scommesse. Un ruolo centrale che lo ha portato anche a essere ospitato in Rai, nella trasmissione Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo. Lo stesso Corona, però, ha detto chiaramente di non essere stato libero di esprimersi e di essere stato, in qualche modo, censurato dalla Tv di Stato. Lui, secondo quanto poi detto a Valerio Staffelli di Striscia La Notizia, che gli ha consegnato un tapiro, era pronto a rivelare tre nuovi nomi di calciatori coinvolti. Non gli è stato, però, permesso di farlo.

Immagine | ANSA / ROBERTO BREGANI – Wigglesport.it

Su Instagram ha poi ribato: “Sono stato censurato! Non me lo aspettavo! Mi dispiace per tutti voi, purtroppo non ho potuto, come mi avevano garantito, dire quello che volevo, mostrare in tv il grande lavoro che sto portando avanti da 6 giorni senza dormire. A un certo punto la conduttrice ha lanciato un audio che poi non è stato nemmeno mandato in onda. Vi rendete conto? C’era la voce di Zaniolo e di 3 giocatori di Serie A che parlavano di scommesse e di tantissimi soldi. Hanno preso per il culo voi e hanno preso per il culo me. La tv oggi bisogna farsela da soli. Adesso penso cosa fare e dove mostrare tutte le notizie che ho trovato con immenso sacrificio e rischiando senza nessuna paura perché sono un uomo libero e non mi spavento di niente. Ho sbagliato a venire in questo programma e a promuovere qui un’inchiesta così importante e complessa che è stata censurata. Io me ne faccio una ragione e domani mi passerà, ma per voi è una vergogna. Mi dispiace tanto, ancora dopo tanti anni non imparo la lezione“.

Intanto Fagioli confessa tutto

E mentre Corona promette nuove rivelazioni, il primo calciatore ad uscire allo scoperto ha iniziato il suo percorso di cura dalla ludopatia e ha raccontato agli inquirenti come è finito del vortice del calcioscommesse. Stiamo parlando di Fagioli, che sconterà, per ciò che ha fatto, una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e dovrà pagare una ammenda di 12.500 euro. Il calciatore ha già iniziato la cura per la dipendenza.

I suoi racconti sono drammatici e rendono bene l’idea del vortice nel quale era finito. Dalle prime giocate con Tonali, ai prestiti chiesti ai compagni (a Gatti deve ancora 40mila euro ed ha debite anche con Dragusin). Il gioco che diventa ossessione e le minacce per i debiti non pagati: “Ti spezziamo le gambe”. Il calciatore della Juve ha spiegato di aver iniziato con il tennis, per poi passare al calcio. Allo stesso tempo, ha sottolineato di non aver mai giocato su partite che lo coinvolgessero direttamente, alla Juventus e nemmeno alla Cremonese. Circostanza che sarebbe stata confermata dagli inquirenti, vista la tenuità della condanna ricevuta. Nel momento in cui si gioca su partite in cui si è direttamente coinvolti, infatti, la pena può aumentare anche oltre i tre anni previsti senza sconti. “All’inizio un calciatore, avendo molto tempo libero finisce con il provare l’ebbrezza della scommessa per vincere la noia. Con il passare del tempo divenne un’ossessione“, ha detto Fagioli, spiegando l’origine del tutto.

Poi lo stesso Fagioli ha rotto il silenzio attraverso i suoi social: “Pensavo di partire chiedendo scusa non solo ai tifosi bianconeri, ma a tutti i tifosi del mondo del calcio e dello sport per l’errore ingenuo che ho fatto. Invece no, sono obbligato a partire con lo schifo che scrivono su di me giornali, persone solo per mettermi in cattiva luce con mille falsità… O forse meglio, solo per conquistare due visualizzazioni in più. Presto parlerò“.

 

Gianluca Pirovano

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