Roma si prepara ad ospitare un evento di grande rilevanza per il mondo del calcio: la VII edizione del Social Football Summit (SFS24), che avrà luogo nei giorni 19 e 20 novembre allo stadio Olimpico. Questo incontro annuale rappresenta un’importante piattaforma di dialogo e confronto per tutti gli attori coinvolti nella Football Industry, con oltre 150 speaker attesi e la partecipazione delle istituzioni sportive italiane. Si tratta di un’occasione unica per discutere e approfondire temi fondamentali come l’innovazione, il marketing, la comunicazione, la finanza, l’inclusione sociale, la salute e il turismo sportivo, tutti aspetti cruciali per la crescita e lo sviluppo del calcio moderno.
Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, ha sottolineato l’importanza di questo summit per la città di Roma. “Il Social Football Summit è un evento importante per Roma”, ha dichiarato, “contribuisce alla crescita turistica, portando centinaia di arrivi dall’estero, dall’Arabia fino al Canada, e offre un’immagine moderna della nostra città”. Onorato ha evidenziato come il compito degli amministratori sia anche quello di stimolare i giovani e favorire la loro inclusione nella società, creando momenti di confronto che possano valorizzarli e incoraggiarli a partecipare attivamente alla vita civica.
Gianfilippo Valentini, fondatore del Social Football Summit, ha espresso la sua soddisfazione per il crescente successo dell’evento, che è diventato un punto di riferimento per l’intera industria calcistica. “Quest’evento è cresciuto ed è diventato un riferimento per tutta la football industry“, ha detto, “come dimostrano l’aumento dei partecipanti e delle aziende presenti”. Valentini ha annunciato che durante i due giorni di summit, tutte le squadre professionistiche italiane saranno rappresentate, insieme a molti club internazionali e a tutte le istituzioni sportive. “Siamo diventati un momento di riflessione e condivisione per molti protagonisti di questo settore”, ha aggiunto.
Anche Massimo Tucci, direttore del SFS, ha messo in evidenza l’importanza di creare occasioni di incontro e crescita per il calcio. “Il calcio ha bisogno di occasioni di incontro, crescita e sviluppo”, ha affermato, “e il SFS mira a dare un contributo in termini di condivisione, creazione di opportunità di business e professionalizzazione del settore”. Tucci ha sottolineato come l’evento affronterà le tematiche più rilevanti per il calcio moderno, portando a Roma stakeholder italiani e internazionali di altissimo livello.
Un aspetto particolarmente significativo del Social Football Summit sarà la collaborazione con l’Associazione Italiana contro Leucemie Linfomi e Mieloma (AIL), che agirà come charity partner dell’evento. Gaetano Biallo, direttore di AIL, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di annunciare questa importante partnership con il Social Football Summit, un’occasione unica per portare avanti i progetti di AIL e sensibilizzare nuovi pubblici”. Questa collaborazione rappresenta un’opportunità per creare momenti di condivisione e speranza per i pazienti dell’associazione, dimostrando come il mondo dello sport possa fungere da potente motore di solidarietà e cambiamento sociale.
Nel corso della due giorni, si alterneranno aziende e partner di caratura nazionale e internazionale. Tra i relatori vi saranno figure di spicco come Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, Luigi De Siervo, CEO della Lega Serie A, e Javier Tebas, presidente della LaLiga. Inoltre, parteciperanno anche esperti nel settore, come Andrea Ferretti, Direttore Sanitario dell’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, e Michele Uva, Director Social & Environmental Sustainability della UEFA. La presenza di questi leader del settore testimonia l’importanza e la rilevanza del summit nel panorama calcistico attuale.
Il Social Football Summit non è solo un evento per addetti ai lavori, ma rappresenta una vera e propria opportunità per promuovere la cultura del calcio e il suo impatto sociale. Attraverso il confronto e la condivisione di idee, i partecipanti avranno la possibilità di esplorare nuove strade per un calcio più inclusivo e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro. L’evento si propone, quindi, non solo come un momento di networking, ma come un catalizzatore di cambiamento, in grado di influenzare positivamente l’intero ecosistema calcistico, rendendolo più attento alle esigenze della società contemporanea.
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