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Foto | Pexels @RF._.studio - Wigglesport.it
Forza, resistenza e tecnica sono ciò su cui si concentra la maggior parte dei calciatori più forti del mondo: ecco come si allenano
Tanto talento richiede ancora più impegno: questa potrebbe essere la formula del successo in campo per calciatori come Cristiano Ronaldo, Messi o Neymar.
L’allenamento dei calciatori professionisti fuori dal campo è una componente preziosa di questa ricetta che li porta a essere tra gli sportivi più preparati dal punto di vista atletico.
Loui Fazakerley, allenatore sportivo, spiega che il lavoro di qualsiasi calciatore, svolto in palestra, è fondamentale per migliorare la forma fisica oltre che come misura preventiva. È quindi con un corpo più forte e resistente che, in caso di infortunio, il recupero sarà più facile.
Sempre Fazakerley precisa che: “I migliori calciatori scommettono sull’allenamento della forza per costruire una base di resistenza e stabilità“. Vediamo dunque insieme qual è la preparazione di un calciatore.
La preparazione di un calciatore
La preparazione atletica nel calcio è cambiata notevolmente negli ultimi anni. Ma quali sono i requisiti fondamentali che un giocatore dovrebbe possedere per diventare un professionista e fare della sua passione un vero e proprio lavoro?
Giocare a calcio a livello professionistico richiede una preparazione e un impegno non trascurabile. La preparazione atletica nel calcio non è sempre uguale durante i diversi periodi dell’anno.
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Ad esempio, nel periodo iniziale della stagione si eseguiranno un numero maggiore di allenamenti rispetto alle altre fasi. In linea generale, le caratteristiche che dovrebbe possedere un buon giocatore sono le seguenti:
- ottima concentrazione;
- velocità;
- resistenza;
- capacità di effettuare accelerazioni e cambi di direzione rapidi;
- forza esplosiva medio-alta.
Lo stato fisico del calciatore da prendere in considerazione è lo sviluppo della massima intensità possibile per ripetere le varie esercitazioni, avendo a disposizione brevi recuperi e con tanto volume di lavoro. Tutto questo poi deve essere inglobato nel gioco, quindi pensando in base ai compagni, avversari e la palla.
Alle esercitazioni con la palla, va allenata di pari passo anche la capacità di forza muscolare. Questa si allena a partire da una buona base di coordinazione intra e inter-muscolare, da un livello alto di attivazione delle fibre e non per ultima dall’incremento dell’ipertrofia.
Negli sport di squadra e nello specifico del calcio bisogna allenare ipertrofia e coordinazione nella medesima esercitazione, utili a creare un atleta dinamico.
Importante è anche la sincronizzazione delle fibre muscolari per effettuare le richieste dello sport specifiche, come accelerazioni e cambi di direzione.
Un calciatore dunque dovrebbe allenarsi utilizzando al minimo le macchine isotoniche, utilizzare esercizi funzionali che coinvolgono catene muscolari differenti, esercizi che si sviluppano nei piani frontale, trasversale e sagittale, infine con esercitazioni propriocettive.
Durante la stagione, le componenti della preparazione atletica nel calcio pre-season vanno mantenute, variando però la metodica con la quale queste verranno allenate.
Bisogna mantenere la forza di base effettuando 2 allenamenti a settimana con i pesi. Questi allenamenti andranno effettuati almeno 48 ore prima di una competizione sportiva.
Andranno poi effettuati almeno 3 allenamenti a settimana della componente tecnico-tattica, un allenamento di rapidità, di solito almeno 48 ore dopo la competizione sportiva, e un allenamento RSA, repeated sprint ability, ovvero un allenamento di sprint.
La Post season è la fase finale del campionato dopo la fine della fase competitiva. Di solito è una fase formata da 2/3 settimane di lavoro in cui si riduce notevolmente il volume, l’intensità e la frequenza di allenamento in tutti gli ambiti.
La Off season è la fase di recupero, potremmo definirla la vacanza dei giocatori e dura circa 3 settimane. In questa fase si possono eseguire piccoli allenamenti individualizzati sul potenziamento muscolare, mobilità e flessibilità muscolare e tendinea.
Alcuni esercizi da campione
Uno di questi esercizi è il sollevamento della gamba con il manubrio. È un esercizio che rafforza i muscoli posteriori della coscia, cioè i muscoli della regione superiore della gamba.
Questi sono i muscoli in cui i calciatori sono più infortunati, quindi è fondamentale concentrarsi su un lavoro che allo stesso tempo li rafforzi e li aiuti a prevenire eventuali infortuni. La proposta è di eseguire tre serie da 10 a 12 ripetizioni. Tra ogni serie, riposa 60 secondi.
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C’è poi lo squat con bilanciere, in cui bisogna eseguire 4 serie da 8 ripetizioni ciascuna con 90 secondi di riposo tra le serie. Quando si tratta di aumentare la forza delle gambe per il calcio, lo squat è l’esercizio migliore; lo squat bulgaro con bilanciere, per intenderci quello in cui un piede è appoggiato su una panca o un gradino.
Se passi molto tempo a lavorare su una gamba, è anche importante migliorare la forza una gamba alla volta. Esegui tre serie da 10 a 12 ripetizioni ciascuna con 60 secondi di riposo tra le serie. Se necessario, riposa 30 secondi tra i cambi di gamba.
L’affondo laterale con bilancere, in cui sono suggerite 3 serie da 10 a 12 ripetizioni con 60 secondi di riposo tra le serie.
Nel caso di questo movimento la forza aumenta sul piano laterale, il che aiuterà a rafforzare i muscoli adduttori, riducendo il rischio di alcune lesioni.
Infine il calf raise, cioè esercizi per i polpacci ma con manubri. Non è necessario un dispositivo specifico per eseguire questo esercizio, poiché basta un gradino passo o anche un peso.
Completa da 10 a 12 ripetizioni di ciascuna delle tre serie, con una pausa di 60 secondi in mezzo. I polpacci sono responsabili della flessione plantare del piede, quindi è molto importante rafforzarli per migliorare la capacità di correre e saltare. Inoltre, aiutano a stabilizzare il tronco.