A seguito di un discusso intervento sulle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’, divampa la polemica sulla figura di Jannik Sinner
La partecipazione di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino, con il relativo raggiungimento dell’ultimo atto, nel quale ha dovuto inchinarsi a sua Maestà Novak Djokovic, ha certificato due cose.
La prima è che il nativo di San Candido può ormai essere unanimemente considerato come uno dei tennisti più forti del circuito, con legittime – perché supportate dai risultati – aspettative di vincere quanto prima un torneo dello Slam. La seconda è il definitivo sbocciare dell’amore del pubblico italiano per il ragazzo altoatesino.
Dopo le polemiche che investirono la sua figura dopo la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, e il forfait per l’eliminatoria di Coppa Davis in quel di Bologna a settembre, Jannik era stato accusato di non tenere abbastanza alla maglia della nazionale. Di non essere mosso da sentimenti patriottici nei confronti del proprio paese.
Una polemica che assunse anche toni oggettivamente esagerati, visto che il numero 4 del mondo aveva sempre fatto le sue scelte solo in funzione del suo programmato percorso nel circuito ATP. Con le relative pause e recuperi che il suo staff aveva pensato per lui. La crescita esponenziale dell’atleta nel 2023 ha retroattivamente convinto anche gli scettici che probabilmente le decisioni prese da Sinner siano state le migliori per il suo percorso. Del resto i risultati sono eloquenti.
“Sinner non ci somiglia”: il giornalista scatena il putiferio
C’è però chi, e parliamo di illustri giornalisti, in qualche modo pensa davvero che Sinner non sia ‘completamente italiano’. Nei modi di fare, nelle reazioni in campo e nel parlare. Proprio questa sua diversità, secondo Giancarlo Dotto de ‘La Gazzetta dello Sport’, sarebbe alla base dell’amore dei tifosi italiani per il tennista.
“Noi abbiamo imparato ad amare Jannik anche perché non ci appartiene sino in fondo. Perché non ci somiglia. Per il suo essere così diverso e così distante dalla nostra anima latina, quando (non) esulta, quando (forse) si deprime, quando (appena) sorride. Quando parla una lingua e forse pensa in un’altra“, si legge sulla Rosea. La quanto meno curiosa teoria esposta non ha mancato di scatenare un vespaio di polemiche contro Dotto e contro il giornale.
Su Twitter molti utenti si sono scagliati contro le parole del giornalista, che è stato senza mezzi termini tacciato di razzismo, oltre che accusato di aver offeso le origini di Sinner. Molti dei commenti non sono riferibili in questa sede, ma quasi mai, sui social, si era vista una tale presa di posizione comune contro un parere, una diversa chiave di lettura delle cose, espressi a mezzo stampa.
Senza essere “completamente” italiano???!!!!???!!! Speravo di aver letto male…
— MauLucc 💞 (@tommau05) November 21, 2023
Articolo semplicemente VERGOGNOSO
— Alessandro 🎾 (@alevilla1978) November 21, 2023
Bisognerebbe querelare.. Ma jannik non lo farà mai. Lui è superiore
— Cristiana (@Cristia93103770) November 21, 2023
Che dire a Jannik: “Non ragioniamo di lor, ma guarda e passa”
— Aureliana Pedditzi (@APedditzi64450) November 21, 2023
Io sono semplicemente disgustata
— Luniko (@Luniko71801581) November 21, 2023