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Brugges trionfa a Bergamo: Atalanta fuori dalla Champions League con un 3-1

L’Atalanta ha subito una cocente eliminazione dalla fase a gironi della Champions League dopo la sconfitta interna contro il Club Brugge, che ha chiuso il doppio confronto dei playoff con un punteggio complessivo di 5-2. Dopo il 2-1 in favore dei belgi nella partita di andata, la Dea ha cercato di ribaltare la situazione al Gewiss Stadium, ma le speranze di qualificazione sono svanite rapidamente.

La partita

Il match, disputato davanti a un pubblico caloroso ma deluso, è iniziato subito in salita per l’Atalanta. Solo tre minuti dopo il fischio d’inizio, Chemsdine Talbi ha colpito con un diagonale preciso che ha sorpreso il portiere Carnesecchi, portando il Brugge in vantaggio. La squadra di Gian Piero Gasperini ha faticato a trovare il ritmo giusto, subendo il raddoppio al 27′. Talbi ha segnato la sua seconda rete della serata, approfittando di un errore della difesa nerazzurra, con un tap-in sotto la traversa dopo un grande intervento del portiere su un tiro di Tzolis.

L’Atalanta ha provato a reagire, ma il primo tempo è stato caratterizzato da un’inefficienza offensiva. Un gol di Retegui è stato annullato per fuorigioco al 17′, un momento che ha lasciato il segno nella mente dei giocatori. La Dea ha avuto l’opportunità di accorciare le distanze poco prima dell’intervallo, colpendo addirittura due pali grazie a Zappacosta e Cuadrado, ma sul capovolgimento di fronte, il Brugge ha trovato il terzo gol con Jutgla, che ha chiuso il primo tempo sul punteggio di 3-0.

Il secondo tempo

La ripresa è iniziata con un impatto immediato da parte di Ademola Lookman, subentrato nella prima frazione. Al 48′, Lookman ha trovato il gol che ha riacceso le speranze dell’Atalanta, infilando il pallone in rete dopo un assist di Zappacosta. Tuttavia, l’ottimismo è durato poco: al 61′, Lookman ha avuto l’opportunità di riaprire definitivamente il match, ma ha fallito un calcio di rigore, parato da Mignolet. Questa occasione sprecata ha avuto un peso psicologico importante sulla squadra bergamasca.

L’Atalanta ha continuato a premere, cercando di sfruttare le occasioni create, ma la difesa del Brugge si è dimostrata solida, mentre il portiere Mignolet ha compiuto alcune parate decisive. La squadra belga ha difeso il vantaggio con determinazione, lasciando pochi spazi ai nerazzurri.

Le statistiche del match

Il confronto statistico ha evidenziato le difficoltà dell’Atalanta. Nonostante il possesso palla a favore (circa il 65% contro il 35% del Brugge), la squadra di Gasperini ha faticato a tradurre il predominio in occasioni concrete. Le conclusioni in porta sono state numerose, ma la mira e la lucidità sotto porta sono mancate, con Mignolet che ha chiuso la porta in più di un’occasione.

Gasperini, dopo il match, ha evidenziato la necessità di migliorare la concretezza in attacco e di lavorare sulla fase difensiva. “Abbiamo creato tanto, ma non siamo stati capaci di concretizzare. Dobbiamo fare di più”, ha dichiarato l’allenatore.

Le reazioni post-partita

La delusione tra i tifosi è palpabile, e sui social media si sono moltiplicati i commenti critici nei confronti della squadra e della dirigenza. Molti sostenitori hanno espresso preoccupazione per il futuro della Dea, che nella scorsa stagione aveva raggiunto i quarti di finale di Champions League. Il confronto con il Brugge ha evidenziato una certa discontinuità rispetto alle prestazioni della scorsa stagione, e ora la squadra dovrà riorganizzarsi per affrontare il prosieguo del campionato.

Dall’altra parte, il Brugge festeggia una qualificazione meritata, che segna un’importante tappa nel loro cammino europeo. I belgi hanno dimostrato di saper gestire il vantaggio e di essere una squadra temibile, capace di punire gli errori degli avversari.

Con questa eliminazione, l’Atalanta dovrà concentrarsi ora sul campionato di Serie A, dove si trova in una posizione di alta classifica e ambisce a tornare in Europa nella prossima stagione. La sfida con il Brugge ha messo in luce alcune criticità, ma anche l’orgoglio e la determinazione della squadra, che dovrà ripartire per rimanere competitiva. La strada per la gloria europea è lunga, e la Dea dovrà dimostrare di saper rialzarsi e combattere in ogni competizione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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