Boston infligge una lezione a Golden State nella sfida NBA

Nella serata di sabato, i Boston Celtics hanno dato una lezione di basket ai Golden State Warriors, infliggendo una pesante sconfitta con un punteggio di 125-85. Questo risultato rappresenta la peggior sconfitta casalinga per i Warriors in 40 anni, segnando un momento critico nella stagione di una delle franchigie più iconiche della NBA.

La partita, disputata al Chase Center di San Francisco, ha messo in evidenza la superiorità dei Celtics, campioni in carica, che hanno approfittato dell’assenza di Draymond Green, infortunato al polpaccio sinistro. La mancanza di Green ha avuto un impatto significativo, non solo in termini di difesa, ma anche nella gestione del gioco e nella leadership in campo. I Celtics hanno capitalizzato su questa debolezza, mostrando una prestazione di squadra impeccabile.

un protagonista indiscusso

Jayson Tatum è stato il protagonista indiscusso della serata, mettendo a segno 22 punti, insieme a nove rimbalzi e sette assist. Dopo un inizio di stagione difficile, questa prestazione segna il suo ritorno ai livelli di eccellenza che lo hanno contraddistinto nella scorsa stagione. Il suo contributo è stato fondamentale per mantenere il ritmo e l’intensità della squadra, tanto che ha potuto riposare nel quarto quarto, un lusso raro in una partita NBA.

Altri giocatori chiave per i Celtics sono stati:

  1. Kristaps Porzingis con 18 punti.
  2. Jaylen Brown con 17 punti.

La chimica in campo tra questi giocatori è stata evidente, con una circolazione della palla fluida e una difesa rocciosa che ha messo in difficoltà i Warriors in ogni fase del gioco.

difficoltà per i warriors

Dall’altra parte del campo, i Golden State Warriors hanno faticato a trovare una risposta. Stephen Curry, sempre un elemento chiave per la squadra, ha chiuso la partita con 18 punti, ma non è riuscito a trascinare i suoi compagni nel momento del bisogno. Anche Moses Moody ha contribuito dalla panchina con 13 punti, ma è chiaro che la squadra ha sofferto per la mancanza di Green, un giocatore cruciale sia in attacco che in difesa.

Questa sconfitta non è solo una battuta d’arresto per i Warriors, ma solleva interrogativi sul futuro della squadra. Dopo aver vinto il titolo NBA nel 2022 e raggiunto le Finals nel 2023, le aspettative erano alte. Tuttavia, le ultime prestazioni hanno sollevato dubbi sulla loro capacità di ripetersi ai massimi livelli.

i cavaliers impressionano

Nel frattempo, a Est, i Cleveland Cavaliers continuano a impressionare. Nella stessa serata, Donovan Mitchell ha guidato i Cavaliers a una vittoria convincente contro i Phoenix Suns, segnando 33 punti in una partita chiusa sul punteggio di 118-92. Con un record di 36 vittorie e solo sei sconfitte, Cleveland si posiziona come una delle squadre più temibili della lega, ben avanti rispetto ai Celtics nella corsa ai playoff. Mitchell, acquisito dagli Utah Jazz prima dell’inizio della stagione, si sta dimostrando un acquisto chiave, contribuendo in modo significativo al successo della squadra.

I Suns, nonostante la prestazione di Kevin Durant, che ha messo a segno 23 punti e catturato sette rimbalzi, continuano a trovarsi in una posizione difficile, occupando il decimo posto nella Western Conference. La loro situazione è complicata, soprattutto in vista della lotta per i posti nei play-in, considerando che anche i Warriors si trovano in una posizione simile, essendo attualmente undicesimi.

In una serata ricca di emozioni, non si possono dimenticare i New Orleans Pelicans, che hanno realizzato la più grande rimonta nella storia della franchigia. La squadra ha annullato un deficit di 25 punti per vincere 123-119 contro gli Utah Jazz ai supplementari. CJ McCollum ha guidato la rimonta con una prestazione straordinaria, mettendo a segno 45 punti e dimostrando che le speranze di postseason sono ancora vive per i Pelicans, penultimi nella classifica a Ovest.

L’NBA continua a regalare spettacolo e sorprese, con ogni partita che sembra poter cambiare le sorti delle squadre coinvolte. I Celtics hanno dimostrato di essere una forza da non sottovalutare, mentre i Warriors devono riflettere su come riprendersi da questa pesante sconfitta e ritrovare la loro identità vincente.

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