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Boniek avverte: yildiz promettente, ma evitiamo i paragoni affrettati con vlahovic

La Juventus è pronta a tornare a Birmingham, 41 anni dopo il trionfo storico del 1983 contro l’Aston Villa in finale di Coppa dei Campioni. In quella memorabile serata, Zibì Boniek, l’ex attaccante polacco, fu protagonista con un gol decisivo che portò la Juventus alla vittoria. Rievocando quel momento, Boniek ricorda con affetto e nostalgia: “Ricordo quella serata come fosse ieri. Era il 2 marzo, giorno prima del mio compleanno. Dopo il gol di Paolo Rossi, che portò il match sull’1-1, ebbi l’opportunità di segnare il gol del 2-1 grazie a un assist di Platini.” Quella vittoria fu il preludio a un cammino che li portò in finale, anche se, purtroppo, il match conclusivo contro l’Amburgo non andò come sperato.

Con l’attuale emergenza infortuni nella rosa bianconera, si parla di un possibile nuovo “Boniek”, quel giovane talento che potrebbe brillare al Villa Park. Yildiz è un ragazzo di talento e ha un grande futuro davanti a sé. È molto a suo agio con la maglia numero 10, ma Boniek avverte: “Facciamo attenzione con i paragoni: è solo all’inizio della sua carriera. Non posso che augurargli di avere un percorso simile a quello di Platini.” La pressione di essere paragonato a un grande come Platini è alta, ma Boniek sottolinea l’importanza di dare tempo ai giovani e di non bruciarli con aspettative eccessive.

l’importanza dei giovani talenti

Se avesse l’opportunità di parlare con Yildiz, Boniek non si tirerebbe indietro: “Organizziamo una cena e gli racconto tutto su Michel. Era un giocatore completo, capace di fare ogni cosa alla perfezione: passaggi, punizioni, assist e gol. Oggi non c’è nessuno del suo livello.” Questa affermazione mette in luce quanto Platini abbia segnato un’epoca e come il calcio moderno stia cercando figure di tale caratura, sebbene con difficoltà.

la visione di thiago motta

Parlando del nuovo allenatore della Juventus, Thiago Motta, Boniek si dice curioso e ottimista: “Motta sembra un signore da Juve. Ha una mentalità vincente e una visione di gioco interessante.” Rievocando i tempi con Giovanni Trapattoni, Boniek rivela un aneddoto divertente: “Trap era generoso con le maglie. Ogni volta che ci complimentava, noi trovavamo le nostre divise sparite perché le aveva date ai suoi amici.” Scherzavamo su questa abitudine, ma era un grande allenatore e un uomo straordinario.

le sfide di vlahovic

Parlando di attaccanti, Boniek ha delle riserve su Dusan Vlahovic. “Dopo averlo visto a Firenze, ero convinto che avrebbe avuto successo anche alla Juventus. Tuttavia, c’è qualcosa che lo frena. Lewandowski è un altro pianeta, il miglior numero 9 del 21° secolo.” Queste parole evidenziano le difficoltà che Vlahovic sta affrontando nel trovare continuità e mettere a segno le reti attese.

In merito alla rosa attuale, Boniek non nasconde il suo apprezzamento per Conceição, il giovane esterno: “È un bel peperino, rapido e abile nell’uno contro uno. Con la sua abilità nei dribbling, può fare la differenza contro l’Aston Villa.” Tuttavia, esprime anche preoccupazione per l’assenza di Douglas Luiz, un ex giocatore bianconero, che non sarà presente nella sfida: “Non conosco bene la situazione che sta vivendo, ma mi chiedo perché all’Aston Villa fosse così decisivo e ora stia faticando.”

La Juventus ha vissuto un’estate di cambiamenti e Boniek si aspetta che la squadra possa lottare per lo scudetto e, perché no, anche per la Coppa. Ma avverte: “Non dobbiamo guardare troppo avanti. Bisogna prestare attenzione all’Aston Villa di Unai Emery, un allenatore specialista in coppe. La Juve ha una grande opportunità, ma serviranno qualità e carisma per avere successo.”

Infine, Boniek commenta la situazione del portiere Szczesny, dicendo: “Tek è un amico, ma nessuno è eterno. Dopo il divorzio con la Juventus, mi ha detto che desiderava passare più tempo con la famiglia. Sono felice che abbia trovato una nuova opportunità al Barcellona.” La Juventus ha deciso di puntare su Di Gregorio, un giovane portiere italiano che sta già dimostrando il suo valore.

Concludendo il suo intervento, Boniek si esprime anche sulla ricerca di Giuntoli di nuovi difensori, suggerendo che sia Kiwior che Skriniar sarebbero ottime scelte: “Kiwior è forte di testa e duttile, mentre Skriniar è un giocatore di esperienza. Perché scegliere? Se potessi, prenderei entrambi.” Con questa saggezza calcistica, Boniek continua a dimostrare il suo affetto e la sua passione per la Juventus, augurandosi un futuro luminoso per la squadra e per i giovani talenti come Yildiz.

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