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Bolelli e Vavassori dicono addio a Torino: un’altra sconfitta e l’eliminazione nel doppio

Bolelli e Vavassori dicono addio a Torino: un'altra sconfitta e l'eliminazione nel doppio - ©Gazzetta Photo

La sconfitta di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel torneo di Torino

L’ultima avventura di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel torneo di Torino si è conclusa con una cocente sconfitta, che ha segnato l’eliminazione della coppia azzurra nel girone di doppio. Dopo una vittoria e una sconfitta nelle precedenti partite, i due italiani erano chiamati a un’impresa difficile: battere la coppia numero uno al mondo formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic. Questo incontro, decisivo per l’accesso alle semifinali, ha visto i nostri atleti lottare fino all’ultimo, ma purtroppo la sorte non è stata dalla loro parte.

La determinazione di Bolelli e Vavassori

Bolelli e Vavassori sono entrati in campo con la determinazione di conquistare la vittoria e mantenere viva la speranza di qualificarsi. Le aspettative erano alte, e alla vigilia della partita, la coppia azzurra aveva dichiarato di voler finalmente sconfiggere i loro avversari, sottolineando che “ci mancano solo loro quest’anno da battere, speriamo sia la volta buona”. Tuttavia, il match si è rivelato una sfida ardua, e dopo un’intensa battaglia si sono trovati a dover affrontare nuovamente la sconfitta, portando il loro bilancio a zero vittorie in quattro incontri disputati quest’anno.

Un primo set difficile

Il primo set ha visto una partenza difficile per Bolelli e Vavassori. Nel corso dell’ottavo game, quando Vavassori era al servizio, tre volée sbagliate da parte degli italiani hanno permesso agli avversari di strappare il break, chiudendo il set con un punteggio di 6-3. Nonostante le difficoltà iniziali, gli azzurri hanno dimostrato un grande spirito di reazione nel secondo set. Con un break realizzato nel secondo gioco dopo un lungo scambio, Bolelli e Vavassori hanno rapidamente preso il comando della situazione. L’entusiasmo e la determinazione hanno permesso loro di portarsi sul 4-0, sfruttando le incertezze di Pavic al servizio e mostrando una notevole crescita rispetto al primo set.

Il secondo set e il match tie break

La coppia italiana ha continuato a lottare con grinta, e dopo aver chiuso il secondo set con un punteggio di 6-3, si sono trovati a dover affrontare il terzo set, dove la tensione era palpabile. La partita si è decisa nel match tie break, una lotteria in cui ogni punto conta e dove la pressione può giocare brutti scherzi. Purtroppo, i nostri rappresentanti hanno avvertito maggiormente il peso di questa pressione, e un errore in un colpo a rete da parte di Vavassori ha dato il primo mini-break ai rivali. Da quel momento, Arevalo e Pavic hanno preso il sopravvento, chiudendo il tie break con un punteggio schiacciante di 10-3.

Un futuro promettente nonostante la sconfitta

Nonostante la sconfitta, la performance di Bolelli e Vavassori ha dimostrato il loro potenziale. Il cammino di quest’anno è stato contrassegnato da sfide difficili, ma l’esperienza accumulata li aiuterà sicuramente a crescere come coppia e a migliorare nel futuro. La loro eliminazione in questo torneo lascia un segno, ma anche la consapevolezza che il talento e la determinazione possono portare a risultati migliori nelle prossime competizioni.

Dopo questa vittoria, Arevalo e Pavic si preparano a sfidare in semifinale il duo finlandese Heliovaara e il britannico Patten, mentre l’altra semifinale vedrà confrontarsi i tedeschi Krawietz/Puetz, che hanno già avuto la meglio sugli azzurri, e gli australiani Purcell/Thompson. Questo torneo di Torino, purtroppo, non ha regalato le soddisfazioni sperate per Bolelli e Vavassori, ma il loro impegno e la loro passione per il tennis rimangono intatti, pronti a ripartire con rinnovata energia in vista delle future competizioni.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,