
Blatter e Platini: attesa per la sentenza finale il 25 ottobre - ©ANSA Photo
Oggi, in Svizzera, si è concluso il processo d’appello che coinvolge Michel Platini, ex calciatore francese e tre volte vincitore del Pallone d’Oro, e Sepp Blatter, ex presidente della FIFA. Entrambi avevano già ricevuto un’assoluzione nel primo grado di giudizio riguardante un controverso caso di pagamenti sospetti, che ha portato alla loro esclusione dal mondo del calcio. La Corte d’appello straordinaria del Tribunale penale federale di Muttenz si pronuncerà sulla loro sorte il prossimo 25 marzo.
Dichiarazioni emozionanti
Durante l’udienza finale, Platini ha espresso il suo stato d’animo con una dichiarazione carica di emozione: “Ho cercato di preparare un messaggio finale, ma le mie parole erano piene di rabbia, quindi alla fine ho preferito non preparare nulla. Grazie per l’attenzione”. Blatter, dal canto suo, ha descritto la situazione come quella di “un brutto film”, un’espressione che racchiude la frustrazione e la delusione di un uomo che ha dedicato la sua vita alla gestione del calcio a livello globale.
Il caso di pagamenti controversi
Il caso risale al 2011, quando Platini ricevette un pagamento controverso di due milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) dalla FIFA, con l’accusa di aver presentato un “credito inesistente”. Secondo l’accusa, Platini avrebbe ingannato l’amministrazione della FIFA, sostenuto da Blatter, presentando una “fattura falsa” nonostante avesse già ricevuto un compenso completo per il suo lavoro di consulente tra il 1998 e il 2002. Entrambi gli imputati, però, hanno sempre sostenuto di aver pagato tardivamente il saldo del compenso concordato, asserendo che le difficoltà finanziarie della FIFA all’epoca non permettevano il pagamento immediato della somma di un milione di franchi svizzeri all’anno, promessa verbalmente da Blatter.
Nel primo grado, i giudici avevano evidenziato come fosse “alquanto insolito” che un compenso così elevato fosse stato concordato senza alcuna documentazione scritta, testimoni o registrazioni contabili nel bilancio della FIFA. Tuttavia, nonostante le incongruenze, avevano deciso di assolvere entrambi gli uomini, poiché non era stata dimostrata la frode con un grado di probabilità che rasentasse la certezza, sottolineando la necessità di concedere beneficio del dubbio alla difesa.
Impatti sulla governance sportiva
Questa vicenda ha suscitato grande attenzione non solo nel mondo del calcio, ma anche in quello della giustizia e della governance sportiva. Platini e Blatter sono stati figure chiave nel panorama del calcio internazionale, con Platini che ha avuto una carriera stellare come calciatore e successivamente come dirigente. Blatter, d’altro canto, ha guidato la FIFA per oltre 17 anni, periodo durante il quale l’organizzazione ha vissuto momenti di grande successo ma anche di profonde crisi, culminate nello scandalo di corruzione che ha scosso le fondamenta del calcio mondiale.
La questione dei pagamenti sospetti ha sollevato interrogativi su come vengano gestite le finanze nelle organizzazioni sportive e sull’importanza della trasparenza e della responsabilità. Nel corso degli anni, la FIFA ha tentato di rafforzare le sue procedure di governance, ma il caso Platini-Blatter ha messo in luce le sfide persistenti che l’ente deve affrontare.
La sentenza di appello, prevista per il 25 marzo, avrà un impatto significativo non solo sulle vite di Blatter e Platini, ma anche sul futuro della FIFA e sul modo in cui il calcio viene amministrato a livello globale. È un momento cruciale che potrebbe segnare una svolta nella lotta contro la corruzione nel calcio e la necessità di una maggiore vigilanza nella gestione delle finanze.
Inoltre, il caso ha attirato l’attenzione di media e fan in tutto il mondo, molti dei quali seguono con interesse e preoccupazione l’evoluzione della situazione. La storia di Platini e Blatter rappresenta un avvertimento su come il potere e la reputazione nel calcio possano rapidamente trasformarsi in accuse e inchieste, mettendo in discussione la credibilità e l’integrità di uno sport amato da milioni di persone.
La prossima udienza potrebbe non solo determinare il destino di due uomini che hanno segnato la storia del calcio, ma anche influenzare profondamente le norme di governance e le pratiche etiche all’interno della FIFA e, per estensione, nel mondo dello sport professionistico. Con l’attesa crescente per la sentenza, tutti gli occhi saranno puntati sulla Corte d’appello, pronta a scrivere un nuovo capitolo in questa intricata saga giudiziaria.