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Binaghi: Sinner è il più grande, l’Italia è la nazione del tennis più forte

Binaghi: Sinner è il più grande, l'Italia è la nazione del tennis più forte - ©ANSA Photo

Nel panorama attuale del tennis mondiale, la voce di Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp), si erge con determinazione e ottimismo. Durante una trasmissione su SuperTennis, ha dichiarato: “Una cosa è chiara: oggi nel tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno”, celebrando il trionfo di Jannik Sinner all’Australian Open. Questo successo non solo ha segnato un’altra vittoria per il giovane tennista altoatesino, ma ha anche coinciso con un record storico per il tennis italiano: per la prima volta, undici italiani si trovano tra i primi cento giocatori del ranking ATP.

Jannik Sinner: un talento straordinario

Jannik Sinner, classe 2001, ha dimostrato ancora una volta di essere un talento straordinario. La sua vittoria all’Australian Open è stata definita da Binaghi come “la partita della consacrazione di un grande campione”. Il tennista tedesco Alexander Zverev, presente alla cerimonia di premiazione, ha riconosciuto il valore di Sinner, affermando che “Jannik è nettamente più forte di tutti, una spanna sopra gli altri”. Questa affermazione da parte di un atleta di alto calibro come Zverev sottolinea l’impatto che Sinner sta avendo nel circuito professionistico.

Il futuro del tennis italiano

Binaghi ha aggiunto che ora Sinner ha l’opportunità di dimostrare il suo valore anche sulla terra battuta, con gli Internazionali d’Italia che si avvicinano. Ha affermato: “Potrebbero diventare un’apoteosi”, esprimendo la convinzione che il giovane tennista possa continuare a brillare e magari ambire a conquistare un Grande Slam. La carriera di Sinner è stata segnata da successi precoci e una crescita costante, rendendolo uno dei nomi più promettenti del tennis moderno.

Il successo di Sinner non rappresenta un caso isolato. L’intero movimento tennistico italiano sta vivendo un periodo di grande vitalità. Binaghi ha osservato: “Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di stagione”, menzionando anche le prestazioni di altri tennisti italiani come:

Lorenzo Sonego, che ha raggiunto i quarti di finale.
Lorenzo Musetti, che ha disputato incontri di alto livello.

Nonostante le sconfitte subite, il presidente ha sottolineato che le partite sono state perse per pochi punti, evidenziando la competitività e il talento dei nostri atleti.

L’importanza del lavoro di squadra

Il capitano dell’Italtennis, Filippo Volandri, ha condiviso l’entusiasmo per Sinner, definendolo “straordinario”. Ha affermato: “È uscito bene da una settimana con qualche difficoltà e ha fatto una grandissima finale”, sottolineando la capacità di Sinner di affrontare e superare momenti critici durante un match. Volandri ha aggiunto: “È incredibile che continui a migliorare in tutto nonostante sia già il numero uno al mondo”, esprimendo ammirazione per la crescita costante del giovane atleta.

La situazione attuale del tennis italiano è il frutto di un lavoro di squadra e di un sistema che sostiene i giovani talenti. Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento significativo di tennisti di talento, grazie a programmi di sviluppo giovanile e a una maggiore attenzione verso il tennis femminile e maschile. Questa sinergia ha permesso di coltivare e far emergere atleti come Sinner, Musetti e Sonego, i quali stanno portando il nome dell’Italia in alto nei tornei internazionali.

L’attenzione mediatica e il supporto del pubblico stanno giocando un ruolo cruciale nella crescita del tennis italiano. I successi di Sinner, in particolare, hanno ispirato una nuova generazione di giovani tennisti che sognano di seguire le sue orme. La visibilità che il tennis italiano ha guadagnato grazie ai successi dei suoi atleti è senza precedenti, creando un circolo virtuoso che stimola ulteriormente il talento.

La comunità tennistica italiana si prepara ora a un futuro luminoso, con l’aspettativa che Sinner e i suoi colleghi possano continuare a portare successi e soddisfazioni. La fiducia espressa da Binaghi e Volandri è un chiaro segnale che il tennis italiano è pronto a competere ai massimi livelli. Con undici italiani nel ranking ATP e un campione come Sinner che si afferma sulla scena mondiale, l’Italia si sta posizionando come una potenza globale nel tennis, pronta a scrivere nuovi capitoli nella storia di questo sport.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,