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Binaghi punta in alto: obiettivo un quarto del ’24 per il 2025

Il tennis italiano ha vissuto un anno straordinario nel 2024, e le parole di Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp), risuonano come un eco di speranza per il futuro del nostro sport. Durante un incontro a Cagliari con il ministro dello Sport Andrea Abodi e l’assessore regionale del Turismo Franco Cuccureddu, Binaghi ha espresso le sue aspettative per il 2025, auspicando che il movimento tennistico italiano riesca a replicare almeno un quarto dei trionfi ottenuti nell’anno precedente.

“Abbiamo vinto due Slam, la Coppa Davis e la Kings Cup, che rappresenta la Davis femminile. Ne basterebbe anche solo uno dei quattro per rendere il 2025 memorabile”, ha dichiarato Binaghi. Questo commento non è solo un riconoscimento dei successi passati, ma anche una manifestazione di ottimismo per il futuro. Il 2024 ha segnato un punto di svolta per il tennis italiano, con un numero straordinario di vittorie e risultati che hanno messo il nostro Paese sotto i riflettori internazionali.

successi recenti nel tennis italiano

La scorsa stagione ha visto Jannik Sinner e Jasmine Paolini brillare sul palcoscenico mondiale, con Sinner che ha conquistato tre tornei Master 1000 e Paolini un torneo della stessa categoria. Inoltre, l’Italia ha ottenuto due medaglie alle Olimpiadi, un risultato che non può essere sottovalutato. Binaghi sottolinea che anche il numero di tornei ATP vinti, che si aggira attorno a sei o sette, contribuisce a un bilancio più che positivo per il tennis italiano.

  1. Jannik Sinner: tre tornei Master 1000 vinti.
  2. Jasmine Paolini: vittoria in un torneo Master 1000.
  3. Due medaglie alle Olimpiadi.

“Anche se è difficile fare previsioni, credo che i nostri atleti abbiano dimostrato di avere il talento e la determinazione per competere ai massimi livelli”, ha proseguito. “Certo, sarebbe fantastico vincere uno Slam o il torneo di Roma, ma ciò che conta è la continuità e la capacità di mantenere alta la competitività nel corso dell’anno”.

sfide future per il tennis italiano

Binaghi non nasconde il suo entusiasmo, ma è anche consapevole delle sfide che i tennisti italiani dovranno affrontare nel 2025. La pressione di dover confermare le aspettative può essere un fattore determinante, ma la federazione sta lavorando per garantire che i giovani talenti abbiano il supporto necessario per crescere e affrontare le competizioni più impegnative.

Un aspetto fondamentale per il futuro del tennis italiano è la formazione e la gestione dei talenti. Negli ultimi anni, la Fitp ha investito in programmi di sviluppo giovanile, con l’obiettivo di creare una base solida di giocatori che possano emergere nel panorama internazionale. “Non possiamo permetterci di essere soddisfatti dei successi di un anno solo; dobbiamo continuare a lavorare sodo per costruire un futuro sostenibile”, ha affermato Binaghi.

promuovere il tennis a livello locale

Un altro punto importante toccato dal presidente è la necessità di mantenere il sostegno e l’interesse per il tennis a livello locale e nazionale. La crescita del tennis in Italia non dipende solo dai risultati dei singoli atleti, ma anche dall’attrattività del nostro sport per le nuove generazioni. “Dobbiamo continuare a promuovere il tennis nelle scuole e nelle comunità, affinché sempre più ragazzi e ragazze possano avvicinarsi a questo sport”, ha detto.

Binaghi ha anche menzionato l’importanza degli eventi nazionali, come il torneo di Roma, che rappresentano un’opportunità unica per i giocatori italiani di competere in casa e per il pubblico di avvicinarsi al tennis di alto livello. “Quando i nostri tennisti giocano davanti al pubblico di casa, sentono un’energia speciale. È un fattore motivante che può fare la differenza in partite cruciali”, ha spiegato.

In sintesi, il 2025 si preannuncia come un anno di sfide e opportunità per il tennis italiano. Binaghi, con il suo approccio realistico e ottimista, ispira fiducia in un movimento che ha già dimostrato di avere la stoffa per grandi successi. La speranza è che i tennisti italiani possano continuare a brillare e che il loro talento venga riconosciuto a livello globale, contribuendo a scrivere un nuovo capitolo nella storia del tennis italiano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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