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Binaghi lancia un appello a Mattarella: La sua presenza agli Internazionali sarebbe un’emozione unica

Il tennis italiano sta vivendo un periodo di grande entusiasmo e popolarità, come dimostra l’incontro recente tra Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis (FIT), e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante questo incontro al Quirinale, Binaghi ha colto l’occasione per estendere un invito a Mattarella per partecipare agli imminenti Internazionali d’Italia, un evento che si svolgerà a Roma nel mese di maggio.

Binaghi ha dichiarato: “Il tennis oggi è molto più popolare, più seguito e più giocato. E nel 2024 abbiamo esagerato”. Queste parole riflettono l’importanza crescente di questo sport nella cultura sportiva italiana. Le recenti vittorie delle squadre italiane in competizioni internazionali, come la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup, hanno dimostrato al mondo intero che l’Italia è capace di eccellere anche negli sport di squadra, un settore in cui storicamente ha avuto meno rappresentanza rispetto agli sport individuali.

Un cambiamento significativo nel tennis italiano

Binaghi ha sottolineato che, sebbene l’Italia avesse già trionfato in competizioni come la Coppa Davis e la Fed Cup, quest’anno segna una svolta significativa. “Nel nostro sport individuale, la conquista di Davis e Billie Jean King Cup è la vittoria della squadra”, ha affermato. Queste parole evidenziano una nuova era per il tennis italiano, in cui la coesione e il lavoro di squadra sono diventati fondamentali per il successo. La presenza di atleti di calibro come Jannik Sinner e Matteo Berrettini ha senza dubbio contribuito a rafforzare questa percezione.

La proposta di Binaghi di invitare il presidente Mattarella agli Internazionali d’Italia è carica di significato. “Ci manca solo un sogno. A maggio organizzeremo con Sport e Salute un’edizione speciale degli Internazionali d’Italia a Roma. La vittoria di un italiano manca da quasi cinquant’anni: sarebbe un’emozione averla con noi”, ha dichiarato. Questo sogno si riferisce al desiderio di vedere un tennista italiano trionfare nel prestigioso torneo, un evento che attira ogni anno migliaia di appassionati e che rappresenta un momento clou nel calendario tennistico internazionale.

La visione della federazione per il futuro

Il presidente della FIT ha anche condiviso la sua visione per il futuro, delineando alcuni obiettivi chiave:

  1. Portare il tennis nelle case di tutti gli italiani attraverso la TV.
  2. Insegnare tennis e padel nelle scuole.
  3. Promuovere il tennis tra le nuove generazioni.

Queste iniziative mirano a rendere il tennis più accessibile e a promuovere la pratica di questo sport tra i giovani, enfatizzando valori come disciplina, rispetto e spirito di squadra.

In un periodo in cui il padel sta guadagnando popolarità in Italia, Binaghi ha sottolineato l’importanza di integrare il tennis e il padel nel panorama sportivo nazionale. L’esplosione di praticanti e appassionati di padel offre un’opportunità unica per ampliare la base di praticanti del tennis. Offrire corsi nelle scuole e promuovere iniziative nei quartieri e nelle comunità locali sarà fondamentale per raggiungere questo obiettivo.

L’importanza della presenza istituzionale

La presenza di Mattarella agli Internazionali d’Italia non sarebbe solo un segno di supporto per il tennis italiano, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami tra sport e istituzioni. La partecipazione di figure istituzionali in eventi sportivi di grande rilevanza può contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dello sport nella vita quotidiana e sul suo ruolo come strumento di coesione sociale.

Il tennis italiano si trova in un momento cruciale, con la necessità di capitalizzare il successo delle ultime competizioni e costruire su queste fondamenta per il futuro. Le vittorie recenti hanno acceso i riflettori sul tennis nazionale, e ora è fondamentale mantenere alta l’attenzione e l’interesse del pubblico. L’invito di Binaghi a Mattarella rappresenta un passo importante in questa direzione, dimostrando come lo sport possa unire e ispirare.

Con l’arrivo della stagione degli Internazionali d’Italia, l’attesa cresce, e il desiderio di vedere un tennista italiano trionfare è palpabile. La federazione, le istituzioni e i fan attendono con ansia questo appuntamento, sperando che possa segnare una nuova era di successi per il tennis italiano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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